Guardare e non toccare, si legge spesso nei musei. Tutto il contrario accade alla mostra dell’artista leccese, ma parigino d’adozione, Maurizio Toffoletti, appena inaugurata al Museo degli Strumenti Musicali di Bruxelles. Accarezzare i dodici marmi bianchi esposti in occasione del semestre di presidenza italiana dell’Ue è assolutamente obbligatorio per potere apprezzare le “sculture sonore”: al tocco dei polpastrelli le opere emanano infatti suoni diversi a seconda di forma e dimensioni.
Aperta fino all’11 gennaio, l’esposizione raccoglie opere realizzate da Toffoletti tra il 2007 e 2013, tutte in marmo delle cave di Carrara, quello di Michelangelo, lavorate in profondità con delle striature orizzontali e verticali. Toffoletti, che a Bruxelles aveva già esposto le sue sculture sull’esplanade del Parlamento europeo, lavora da oltre trent’anni e ha esposto le sue opere in tutto il mondo, da Parigi agli Stati Uniti fino al Giappone.