Fin dall’inizio è stata presentata come la misura chiave della nuova Commissione per rilanciare crescita e occupazione, ma ancora da dove arriveranno i soldi per il piano da 300 miliardi di investimenti nessuno lo sa con precisione, nemmeno lo stesso Jean-Claude Juncker. “È vero, non posso dire da dove verrà il denaro”, ammette il capo dell’esecutivo Ue, incontrando la stampa dopo la prima riunione del suo collegio dei commissari. “Stiamo cercando di chiudere il pacchetto”, spiega, quindi “non posso descrivere in dettaglio quelle che saranno le destinazioni dei crediti che verranno riuniti”.
In ogni caso, assicura il capo dell’esecutivo Ue “faremo in modo che il Consiglio possa decidere a dicembre”. Prima di allora, sottolinea però, “non commenterò le varie linee di finanziamento, che sono numerose, altrimenti dovrei immediatamente dire quella che preferisco e ho abbastanza esperienza politica per sottrarmi a questo gioco”. Il piano da trecento miliardi di investimenti, fa sapere il presidente della Commissione, è stato anche al centro di un “primo dibattito con molti interventi” durante la riunione dei commissari di oggi. Ma la discussione non è finita: “Ci ritorneremo”, assicura Juncker aggiungendo: “Io resto convinto che bisogna agire d’urgenza per rilanciare l’investimento in Europa”.