La “completa liberalizzazione del sistema ferroviario in Europa” è l’obbiettivo che l’Amministratore delegato di Ferrovie dello Stato Italiane, Michele Mario Elia, ha portato sul tavolo di Bruxelles nel corso degli incontri avuti con alcuni parlamentari e dirigenti della Commissione europea responsabili in tema di trasporti. Al centro del dibattito vi è l’impatto che i provvedimenti contenuti nel “Quarto pacchetto ferroviario” (ancora in corso di approvazione al Parlamento europeo) produrranno sui sistemi nazionali, in quanto prevedono un’armonizzazione del settore ferroviario e un’apertura dei mercati nazionali.
Incontrando la stampa, l’Ad ha dichiarato che i “successi economici dell’Azienda”, in riferimento ai ricavi del 2013, “spingono Fs a guardare all’Europa come naturale terreno di sviluppo”, vedendo di buon occhio la creazione di “un unico mercato ferroviario europeo incentrato sulla competizione e su un servizio di alta qualità”.
Secondo Elia un’esperienza positiva viene dal settore dell’Alta velocità in Italia, “caso unico in Europa”, in cui i due competitor (Fs e Nuovo Trasporto viaggiatori) “offrono servizi di altissima qualità”. Modello che “andrebbe esteso sia per i trasporti di lungo percorso, sia per i più brevi nelle varie regioni italiane”.
Il unico mercato ferroviario comunitario dovrebbe poggiare su alcuni principi cardine secondo Elia: da una parte “la reciprocità dei servizi” e dall’altra l’“interoperabilità”, aspetti che “il sistema attuale ancora non è in grado di garantire”. La reciprocità garantirebbe che un’impresa di un dato paese possa partecipare ad una gara in un’altra nazione e viceversa, mentre l’interoperabilità permette ad un treno passeggeri o merci di viaggiare in Italia e oltrepassare i confini nazionali “senza interruzioni”. A tal proposito l’Ad ha fiducia del fatto che il Quarto pacchetto ferroviario accolga queste necessità.
Non poteva poi mancare un riferimento al piano da 300 miliardi promesso dal neo-presidente della Commissione europea Jean-Claude Juncker: “So che una quota sarà destinata ai trasporti”, ha detto Elia, auspicando che di questi “una buona parte sia data al mondo delle ferrovie”.
Sul fronte aziendale interno, l’Ad sostiene che entro inizio 2016 il percorso di privatizzazione di Fs dovrebbe completarsi “aiutando a risolvere alcuni punti deboli dell’attuale servizio come il traffico metropolitano regionale e quello merci”.