Perugia è giunta alla fase finale per aggiudicarsi il titolo di Capitale europea dei giovani 2017. Entro il 12 ottobre prossimo la città umbra deve consegnare le ultime modifiche apportate alla propria candidatura su indicazione della giuria. Il sogno “nato dal basso” di raggiungere questo traguardo, è “molto concreto” secondo Gabriele Biccini, portavoce del Forum regionale dei Giovani dell’Umbria. Perugia non solo è una città internazionale, che ospita eventi importanti quali l’Umbria Jazz ed il Festival internazionale del cioccolato (Eurochocolate), ma fornisce un ambiente positivo per i giovani, con la presenza dell’Università per gli stranieri. “La nostra sfida, quello che abbiamo fatto in questo percorso, è stato quello di lavorare con i giovani e le istituzioni per creare processi di virtuosi di crescita fecondi per questa generazione e per le generazioni future”, ha dichiarato Biccini in occasione del primo simposio informale tenutosi ieri a Bruxelles.
Dopo l’abbandono di Newcaste (Inghilterra), la città italiana dovrà cercare di avere la meglio su Cascais (Portogallo), Galway (Irlanda), e Varna (Bulgaria). A Bruxelles nel mese di novembre è in programma il primo faccia a faccia tra promotori e giuria, ospiti del Forum Europeo della gioventù. Bisognerà attendere il 19 novembre, giorno dell’apertura dell’assemblea generale del Forum, per conoscere il nome della città vincitrice.
Secondo Biccini tre sono gli elementi chiave per riuscire a raggiungere il traguardo di Perugia capitale europea dei giovani 2017: networking, condivisione e responsabilizzazione. “È facile mettersi insieme, ma non è facile trovare una strada comune perché ognuno ha la sua peculiarità, la sua origine. La sfida è restare insieme ponendosi degli obiettivi chiari”. Al contempo i giovani vanno responsabilizzati, perché in caso contrario il “problema d’élite non si risolve con giovani che non lavorano, non si formano, non studiano”. Della medesima opinione l’europarlamentare del Partito Democratico Silvia Costa, che nel suo intervento all’evento ha evidenziato come in Italia vi sia “incapacità di creare legami significativi, rispetto reciproco, capacità di essere accoglienti avendo delle regole della convivenza. Talvolta ci si perde come ragazzi perché si ha questo orizzonte che sembra drammatico e chiuso”. L’esponente PD ha inoltre invitato il Forum regionale giovani Umbria ed il Forum nazionale dei Giovani, organizzatori dell’evento, a “collegare di più il tema nuove generazioni, nuove opportunità di lavoro, nuove competenze”. Per riaffermare la volontà della nuova generazione di giovani europei a diventare protagonisti e ad essere i principali attori della società a tutti i livelli, lo slogan della campagna umbra è stato “ReGeneratingYOUth”. Al contempo, il percorso iniziato con la candidatura di Perugia non deve esaurirsi una volta raggiunto. Secondo Simona Bonafè, esponente del Partito Democratico, “non ci sarà Europa fino a quando non lavoreremo sull’idea di cittadinanza dal basso. Dobbiamo lavorare per far sì che ci sia la costruzione di una cittadinanza europea” ovvero di un servizio civile europeo.
La prima città ad aver conquistato il titolo di capitale europea dei giovani era stata Rotterdam (Olanda) nel 2009, a cui hanno fatto seguito Torino (2010), Anversa (Belgio) nel 2011, Braga (Portogallo) nel 2012, Maribor (Slovenia) nel 2013, e Salonicco (Grecia) nel 2014. Per il 2015 toccherà invece a Cluj (Romania), mentre Ganja (Azerbaijan) diverrà reginetta nel 2016.