Un esperto legale indipendente che verifichi “urgentemente” se la missione Eulex Kosovo sta svolgendo il compito per cui è stata creata e che faccia chiarezza sulle accuse di corruzione a carico dei suoi membri. Al suo secondo giorno di lavoro come nuovo Alto rappresentante per la politica estera Ue, Federica Mogherini entra con determinazione nella vicenda che rischia di minare la credibilità della più grande missione civile della storia dell’Ue. “Ho preso la decisione di incaricare urgentemente un esperto legale indipendente di rivedere l’applicazione del mandato della missione, focalizzandosi sulla gestione delle accuse di corruzione”, ha annunciato Mogherini nel corso di un punto stampa dopo l’incontro con il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg.
Chi sarà l’incaricato di verificare le accuse di corruzione arrivate da un procuratore della stessa Eulex ancora non si sa: “Comunicherò il nome appena sarà identificato e non appena la persona avrà accettato il lavoro, che sarà difficile”. Ma “il tema è alto nella mia agenda” e il mandato inizierà presto, assicura Mogherini: “Spero e sono sicura – dice – che sarà in tempo ragionevole perché è nel nostro interesse”. Il lavoro dell’esperto “non può sostituire quello giudiziario” ma per l’Alto rappresentante è cruciale “essere completamente trasparenti e affidabili in termini di credibilità, non solo su Eulex ma su tutte le missioni”.
In occasione del primo loro incontro, Mogherini e Stoltenberg hanno anche deciso di rafforzare la cooperazione tra Nato servizio esterno. “Vogliamo aumentare la collaborazione per aumentare la sicurezza”, spiega Mogherini, anticipando che da ora quando possibile l’Alto rappresentante parteciperà ai meeting Nato e il segretario generale dell’Alleanza atlantica ai consigli Affari esteri, già a partire da quello di novembre. “La Nato e l’Ue hanno molto in comune, condividono gli stessi valori e affrontano le stesse sfide”, sottolinea Stoltenberg.
Tra i primi temi su cui lavorare insieme c’è il complicato capitolo ucraina. Questione che potrebbe essersi fatta più complessa dopo il riconoscimento russo delle elezioni indette dai ribelli delle autoproclamate repubbliche separatiste dell’Est. “Non solo sono illegali e illegittime e non le riconosciamo, ma rischiano di mettere a repentaglio il cammino di dialogo e pace che è stato messo”, ribadisce Mogherini secondo cui il pericolo più grande è proprio che ora “si chiuda questa finestra di dialogo”. Recentemente “abbiamo visto una nuova attività di truppe russe lungo il confine ucraino” e Mosca “continua a supportare i separatisti dell’est con armi e truppe”, sottolinea il segretario Nato chiedendo alla Russia di fare “uno sforzo reale per fare sì che i separatisti rispettino l’accordo di Minsk e il cessate il fuoco”.