La Commissione europea guidata da Jean-Claude Juncker in questi primi giorni di lavoro ha già dimostrato che “non ha il coraggio di affrontare veramente gli stati membri, e questo non è un buon augurio per il futuro”, e potrà “fare poco” per sostenere a lungo termine i bilanci dei paesi dell’Unione. E’ esplicito Daniel Gros, direttore del prestigioso think tank brussellese “Ceps” nel commentare in questa intervista concessa a eunews i primi atti del nuovo esecutivo comunitario.
Gros, che sarà tra i relatori del convegno “How Can We Govern Europe” che eunews sotto l’egida della presidenza italiana dell’Ue ha organizzato a Firenze a fine mese, ha anche grosse riserve sugli stress test per le banche appena condotti dalla Banca centrale europea, talmente grossi che due funzionari dalla Banca proprio prima della nostra intervista lo avevano incontrato per chiarire la questione. Il Ttip avrà, secondo l’economista tedesco, “limitati” vantaggi per gli imprenditori europei, ma non sarà un problema per i cittadini. Per il futuro, secondo Gros l’Ue probabilmente non potrà contare davvero sui trecento miliardi promessi da Juncker e la partita della ripresa sarà in mano agli stati, che dovranno investire, ma non tanto in infrastrutture quanto in formazione.