“Come Supervisore unico nell’Unione bancaria la Bce manterrà il settore bancario europeo sicuro”. Il neo commissario ai Servizi finanziari, Jonathan Hill, ha accolto con soddisfazione la nuova carica di Supervisore unico che la Banca centrale europea ha assunto a partire da oggi, con l’attribuzione di ulteriori poteri di vigilanza dei sistemi bancari nazionali. Passaggio che, secondo il commissario britannico “assicurerà il controllo quotidiano delle banche dell’Eurozona e ci farà essere pronti ad affrontare ad affrontare nuovi rischi che potrebbero emergere”.
Il nuovo assetto, che poggia su un cospicuo trasferimento di poteri dal livello nazionale a quello comunitario in materia di vigilanza bancaria è una tappa importante verso l’unione bancaria. Il Meccanismo unico di risoluzione (Srm), che insieme al meccanismo unico di vigilanza (Ssm) unico, è uno dei pilastri su cui poggia l’unione bancaria, ha un’importanza “vitale” poiché permette di “salvarele banche insolventi senza che i contribuenti debbano pagarne il contro”, sostiene ancora Hill, che è anche convinto di come il nuovo sistema assicurerà “maggiore fiducia nelle banche e incoraggerà prestiti in favore delle famiglie e piccole e medie imprese”.
Il meccanismo unico di vigilanza si applica a tutti i Stati membri dell’area dell’euro ed è aperto alla partecipazione di tutti gli altri Stati membri. In questo modo la Bce vigila su 3600 banche: direttamente su quelle che detengono “asset” per oltre 30 milioni di euro o che rappresentano almeno il 20% del Pil del Paese d’origine (in tutto sono 120); indirettamente su altre banche “meno significative” attraverso le autorità di vigilanza nazionale, che risponderanno dei loro provvedimenti alla Bce stessa.