Oltre settemila visitatori dall’UE e dal mondo hanno partecipato agli oltre centodieci appuntamenti – tra forum comune, convegni e laboratori – con oltre settecento relatori italiani e internazionali alla terza edizione di Smart City Exhibition, la manifestazione europea dedicata alle città e alle comunità intelligenti organizzata da Forum PA con Bologna Fiere. In soli tre giorni l’Exhibition ha presentato i progetti di oltre centoventi comuni europei, che si sono confrontati sulle tematiche fondamentali per costruire la città del futuro – dal food al turismo digitale, dalla mobilità sostenibile alla sanità, dal welfare al wi-fi – con ricercatori, makers, politici, imprenditori e cittadini, uniti dall’obiettivo comune di valorizzare al massimo le loro esperienze in tema.
L’atmosfera era di grande energia e voglia di fare. L’entusiasmo dei partecipanti, tutta gente che crede nel miglioramento delle nostre comunità, anche ma non solo attraverso le nuove tecnologie, era alle stelle. L’idea centrale della manifestazione era quella di trovare politiche mirate e condivise e di unirsi il più possibile in gruppi di ricerca per non sprecare l’importante occasione giunta dall’Europa con i finanziamenti dedicati al rinnovamento urbano.
Curiosa anche la concomitanza di luoghi e tempi con il Salone Internazionale dell’Industrializzazione Edilizia – Saie, che si è tenuta negli stessi giorni nei padiglioni accanto della Fiera di Bologna ed è stato aperto dal premier italiano Matteo Renzi e da numerose altre personalità del mondo della politica e dell’imprenditoria. Curiosa soprattutto perché avente almeno un tema in comune: la necessità di semplificare la burocrazia e la condivisione dei dati.
La grande novità di Smart City Exhibition2014 è stata però la Sce Academy, un calendario di sessioni formative tenute da esperti sulle tematiche centrali dell’evento, che ha registrato un record assoluto di iscritti – oltre mille – per le dodici sessioni formative. Dai convegni con speaker illustri ai laboratori in cui “imparare a fare”, dai prototipi ai progetti collaudati e replicabili, Smart City Exhibition 2014 ha portato a Bologna il meglio della ricerca e dell’innovazione sui temi della città, con un focus sulle soluzioni e i modelli elaborati nei più avanzati centri di ricerca, tra cui Cnr ed Enea, e le collaborazioni con Cittalia, Mit Boston, Valencia e ben 21 università italiane, tra cui ovviamente l’Università Alma Mater di Bologna.
Ma come ci ha detto Valerio Lombardi, ingegnere di Rinascimento 2.0, uno spin-off che ha progettato un programma per lo sviluppo delle città sostenibili fondato da lui e da Franco Gugliermetti del Dipartimento Diaee (di Ingegneria Astronautica, Elettrica ed Energetica) della Sapienza di Roma, “smart city non vuol dire solo avere il wi-fi gratis. Questa sarebbe una visione molto riduttiva delle cose. Vuol dire anche e soprattutto una città più vivibile e green, che includa tutti e sia più vivibile per ognuno. Significa, ad esempio, abbattimento totale delle barriere architettoniche che impediscono ai disabili una vita normale”.
Il Pomos – Polo per la mobilità sostenibile della Regione Lazio in collaborazione col Dipartimento di Ingegneria Elettronica e delle Telecomunicazioni – Diet dell’Università era presente alla manifestazione con un ecocarrozza portata da Latina e uno scooter elettrico attrezzato per il soccorso d’urgenza e anch’esso completamente ecologico. Il professor Fabio Massimo Frattale Mascioli ha presentato durante una tavola rotonda dell’evento il progetto di Ostia_Enhancement, insieme all’Assessore Marta Leonori del Comune di Roma. Questo progetto prevede la trasformazione del comune di Ostia, città balneare vicino a Roma, in una città smart, turistica e quasi completamente ciclabile in pochi anni.
I visitatori di Sce2014 hanno anche potuto toccare con mano le migliori innovazioni proposte, selezionate tra gli oltre duecento progetti iscritti ai tre bandi nazionali lanciati da Smart City Exhibition, focalizzati sulle tecnologie intelligenti applicabili a diversi ambiti (health, risparmio energetico, disabilità, mobilità sostenibile, vita delle donne, ecc.).
Tra i vari convegni e laboratori, grande successo ha avuto quello internazionale dell’ultimo giorno (venerdì 24) sugli Open Data con Vincenzo Patruno dell’Istat e numerosi esperti provenienti da tutta Europa sul tema della trasparenza della amministrazioni pubbliche e della cultura della condivisione dei dati con i cittadini, che è ben oltre la semplice trasparenza prevista dalla legge. Thimo Thoeye, il Responsabile della comunicazione della città di Gent in Belgio ha illustrato al pubblico l’esempio della sua amministrazione, che con un intero staff dedicato ha reso accessibili tutti i suoi dati e promosso in questo modo un vero e proprio nuovo modo di vivere concreto. Sono poi state illustrate le quattro E, necessarie per una nuova governance: Engagement, Empowerment, Endorsement ed Enforcement.
“Siamo molto soddisfatti di questa terza edizione – ha detto Carlo Mochi Sismondi – amministratore delegato di Smart City Exhibition 2014 e Presidente di Forum Pa – non solo per i numeri, ma soprattutto perché abbiamo visto sale, convegni e laboratori pieni di persone e di idee, con amministratori e aziende che hanno lavorato in sinergia su progetti concreti e start-up e makers che hanno avuto la possibilità di mostrare i propri prototipi ad un pubblico qualificato. L’obiettivo, a partire da oggi, – ha poi aggiunto – è che questo bagaglio di progettualità, competenze e relazioni si trasformi in nuovi momenti di confronto, – ha proposto. – Community sia fisiche che online, per tenere aperto questo cantiere, affinché le buone pratiche non restino confinate nelle singole città ma possano essere messe a sistema e contribuire a rendere veramente smart i nostri comuni, colmando anche il divario che ancora oggi divide Nord e Sud del Paese, come è emerso dalla nostra indagine iCityRate” [indagine che valutava il livello tecnologico delle città d’Italia n.d.r.].
Il nostro paese rischia infatti di dover restituire quasi la metà dei fondi europei previsti per il suo sviluppo a causa della mancata presentazione dei progetti nelle tempistiche previste. Sce è stata anche l’occasione per molti makers, ricercatori e professionisti di entrare in contatto fra loro, contribuendo a elaborare progetti che si spera possano colmare questo gap. Mauro Bonaretti, Segretario Generale alla Presidenza del Consiglio dei Ministri era anche lui di questo avviso: “Dobbiamo svegliarci: siamo di fronte a una molteplicità di nuovi fenomeni sociali e di sfide da cogliere. Abbiamo le risorse per farlo, non può essere questo il nostro alibi, è necessario passare dalle idee ai fatti. Smart City Exhibition è stata l’occasione per mettere concretamente in campo progetti e competenze”.
E Virginio Merola, Sindaco di Bologna, ha concluso: “Una smart city è una città che ha intelligenza civica, ovvero un’amministrazione condivisa con i propri cittadini. Bologna è qui, pronta ad essere una città smart fin dalla prima edizione dell’Exhibition e condivide pienamente le sfide gli obiettivi di questa manifestazione”.