La Germania è stanca delle continue bizze del Regno Unito sull’immigrazione e Schengen, e quindi non farà più niente per provare a trattenere Londra dalla sua smania di lasciare l’Unione Europea. È quanto sostiene l’autorevole settimanale tedesco “Der Spiegel” che citando fonti governative, tutt’ora non smentite, afferma che Angela Merkel penserebbe che “per la prima volta Cameron ha spinto il suo paese ad un punto di non ritorno sulla questione della sua appartenenza all’Ue, a un punto dal quale Berlino non lotterà più per il mantenimento della Gran Bretagna all’interno dell’Unione”. Al centro della controversia la proposta di Londra per restringere l’immigrazione comunitaria mediante la definizione di un tetto massimo di permessi per il numero di immigrati europei scarsamente qualificati che possono lavorare nel Regno Unito. Già in passato la cancelliera tedesca, Angela Merkel si era espressa in merito alla gestione britannica dell’immigrazione. “Essa non deve deviare dal principio basico della libertà di movimento in Europa”, aveva sottolineato la Merkel.
Tuttavia, l’avvertimento tedesco sembra non aver impressionato Londra, determinata ad andare avanti con la sua proposta di stretta sull’immigrazione. Ad annunciarlo è stato il cancelliere dello Scacchiere, George Osborne, che intervenendo su BBC Breakfast ha affermato innanzitutto che “siamo in presenza di notizie basate su illazioni riguardanti ciò che Angela Merkel potrebbe aver detto su qualcosa che David Cameron potrebbe dire in futuro”. Secondo Osborne “i tedeschi comprendono l’allarme causato tra i cittadini britannici dall’arrivo di altre persone da altre parti d’Europa per rivendicare la nostra assistenza e che non hanno necessariamente possibilità di lavoro”, e quindi il dovere di un governo conservatore è quello di fare sempre “ciò che rientra negli interessi del nostro paese e della nostra economia”.