La nuova Commissione europea di Jean-Claude Juncker, entrata in funzione allo scoccare della mezzanotte, ha un numero di portavoce ridotto della metà e completamente riorganizzato e rinnovato (due soli riconfermati), rispetto all’Esecutivo uscente di José Manuel Barroso. E’ un altro dei cambiamenti radicali della struttura interna della Commissione che Juncker ha voluto, con l’obiettivo di rendere le decisioni dei commissari molto più collegiali, frutto di un vero gioco di squadra coerente con gli obiettivi e le priorità del mandato.
Il servizio stampa rispecchierà anche la volontà del presidente di riprendere l’iniziativa politica e tornare in pieno al “metodo comunitario”, in opposizione all’approccio intergovernativo che ha
prevalso negli anni di Barroso, sia per la propensione di quest’ultimo a non fare nulla o quasi che non fosse preventivamente appoggiato dai governi degli Stati membri (in primo luogo Germania e Francia), sia per la facilità con cui arrivavano le sollecitazioni degli stessi governi ai commissari, trovando spesso ascolto e attenzione. I nuovi portavoce rappresenteranno l’intera Commissione e non più i singoli commissari. Ognuno di loro si occuperà di diverse politiche e diversi settori, in modo da spezzare il legame diretto che si era stabilito finora fra ogni commissario e il “suo” portavoce.
Della vecchia struttura resteranno comunque gli addetti stampa (“press officer”), uno per portafogli, che assisteranno i portavoce e potranno parlare con i giornalisti solo “off the record”. Un’altra innovazione riguarderà i gabinetti dei commissari, che avranno un membro incaricato dei rapporti con i media, soprattutto quando si tratterà di accompagnare il commissario nelle trasferte; ma anche in questo caso, i rapporti con la stampa saranno solo “off the record”.
I nuovi portavoce abilitati a parlare “on the record” alla stampa saranno in tutto 16. Il vertice sarà costituito dal capo del servizio, Margaritis Schinas, greco, ex parlamentare europeo (Ppe) ed
funzionario di lungo corso della Commissione; dalla sua vice Mina Andreeva, bulgara, che è già stata portavoce della commissaria uscente alla Giustizia; e da due “coordinatori”, che non sono stati ancora nominati.
Oltre che del presidente Juncker, Schinas sarà portavoce, almeno all’inizio, anche per la Crescita, Occupazione e Investimenti, affidati al vicepresidente Jyrki Katainen (finlandese), e per l’Euro e
il Dialogo sociale, di competenza dell’altro vicepresidente Valdis Dombrovskis (lettone) e anche , in parte, per gli Affari economici (del commissario francese Pierre Moscovici).
Mina Andreeva, da parte sua, si occuperà dell’Economia digitale (del commissario tedesco Guenther Oettinger), del Mercato unico digitale (affidato al vicepresidente estone Andrus Ansip), e della Giustizia e Consumatori(della commissaria ceca Vera Jurova).
Ci saranno poi due portavoce per le Relazioni estere, sotto il coordinamento della vicepresidente e Alto Rappresentante per la Politica estera e di sicurezza comune, l’italiana Federica Mogherini.
Si tratta della francese Catherine Ray e della slovena Maja Kocijancic. Quest’ultima (che finora aveva lavorato per l’Alto Rappresentante uscente, Catherine Ashton, ed è uno dei due soli
portavoce riconfermati, insieme a Mina Andreeva) si occuperà anche della Politica di Vicinato (di competenza del commissario Joahannes Hahn, austriaco), mentre alla Ray, che ha lavorato nei gabinetti di diversi ex commissari, saranno affidati anche l’Aiuto umanitario e Gestione delle crisi (del commissario Christos Stilianides, cipriota) e la Cooperazione e Sviluppo (di competenza del commissario croato Neven Mimica).
Gli altri 10 portavoce sono stati scelti dopo una pre-selezione iniziale (con 30 candidati), in base a un vero e proprio “esame” con colloqui, prove scritte e test di simulazione. Uno dei dieci ha però rinunciato, mentre un altro (una giornalista economica tedesca, Annika Breidthardt) arriverà in un secondo momento, così che per il momento solo otto posti sono stati assegnati. Il nuovo servizio partirà dunque con alcuni “buchi”, che saranno coperti temporaneamente da altri portavoce, o dal capo servizio Schinas.
L’unico italiano dei dieci sarà Enrico Brivio, 54 anni, ex capo redattore centrale ed Esteri, ed ex corrispondente a Bruxelles (dal 1996 al 2010) del Sole 24 ore. Brivio, che dal 2000 al 2004 è stato
anche presidente dell’Associazione internazionale della Stampa di Bruxelles (Api), si occuperà di Ambiente e Pesca (di competenza del maltese Karmenu Vella) e di Salute e Sicurezza alimentare (del commissario lituano Vytenis Andriukaitis).
Natasha Bertaud, franco-britannica, sarà portavoce per l’attuazione della Carta dei diritti fondamentali dell’Ue e dello stato di diritto (di competenza del primo vicepresidente Frans Timmermans, olandese), e per l’Immigrazione, gli Affari interni e la Cittadinanza (di competenza del greco Dimitris Avramopoulos).
Vanessa Mock, giornalista poliglotta tedesca e corrispondente a Bruxelles del Wall Street Journal, si occuperà degli Affari economici (del commissario francese Pierre Moscovici) e dei Servizi finanziari (del britannico Jonathan Hill).
Il giornalista portoghese Daniel Rosario, anche lui da anni corrispondente a Bruxelles per Radio Renascença, avrà competenza per l’Agricoltura (affidata all’irlandese Phil Hogan) e per il Commercio (della svedese Cecilia Malmstroem).
Il lussemburghese Jacub Adamowicz, anche lui ex giornalista e finora capo ufficio stampa della Commissione nell’ufficio di Lussemburgo, si occuperà di Bilancio (di competenza della vicepresidente Kristalina Gerogieva, bulgara), Trasporti (della commissaria slovena Violeta
Bulc) e Politiche regionali (della romena Corina Cretu).
La spagnola Lucia Caudet Balzer, finora impiegata in un ufficio di consulenza a Bruxelles (GPlus), sarà competente per il Mercato interno e l’Industria (della commissaria polacca Elzbieta Bienkowska) e per la Ricerca e innovazione (del portoghese Carlos Moedas).
La finlandese Anna-Kaitsa Itkonen, finora capo ufficio stampa del primo ministro di Helsinki, si occuperà della “Better regulation” (di competenza del primo vicepresidente Frans Timmermans) e degli Affari sociali (della commissaria belga Marianne Thyssen).
Il portoghese Ricardo Cardoso, funzionario della Commissione, sarà l’unico portavoce ad avere un solo settore di competenza, la Concorrenza, corrispondente a un solo commissario, la danese Margrethe Vestager.
I settori per ora “scoperti” e sottoposti a supplenza sono quello dell’Educazione e Cultura (del commissario ungherese Tibor Navracsics), del Clima ed Energia (dello spagnolo Miguel Arias
Cañete), e del Mercato unico dell’energia (del vicepresidente slovacco Maros Sefcovic).
Lorenzo Consoli per Askanews