Rispetto a settembre 2013 sia nella zona Euro, sia nell’Europa a 28, il tasso di disoccupazione, inclusa quella giovanile, è diminuito, mentre in Italia continua a rimanere elevato. È quanto emerge dai dati Eurostat, secondo cui la percentuale di persone disoccupate è passata dal 12% registrato a settembre 2013, all’11.5% nella zona euro e al 10.1% nell’Ue a 28. In base alle stime, oltre 24 milioni e mezzo di donne e di uomini (di cui poco più di 18 milioni appartenenti all’Ue18), erano senza lavoro a settembre 2014. Tuttavia, rispetto a settembre 2013,sono riuscite a trovare un impiego quasi due milioni di persone nell’Ue e 826 mila nella zona euro. Miglioramenti anche per quanto riguarda la disoccupazione giovanile, cioè quella che tocca persone di età inferiore ai 25 anni. Sia nell’Ue a 28 che nell’area euro si è registrata rispettivamente una riduzione del tasso di disoccupazione dell’1.9% e dello 0.7%.
Nello scenario dipinto da Eurostat, l’Italia si colloca in controtendenza. Nella penisola, il tasso di disoccupazione rimane fondamentalmente stabile, passando dal 12.5% del settembre 2013 al 12.6% di settembre 2014. Le percentuali non sono solo superiori alla media Europea dell’11.5% (nell’Eurozona) e del 10.1% (nell’Ue a Ventotto) ma decisamente elevate se paragonate a quelle di Germania (5.0%), Austria (5.1%) e Lussemburgo (6.1%). Peggio di noi fanno solo Spagna (24.0%), Croazia (16.1%), Cipro (15.1%), Portogallo (13.6%) e Slovacchia (13.2%). In Italia, la disoccupazione continua a colpire maggiormente le donne rispetto agli uomini. Se la disoccupazione per le prime è salita dello 0.5%, raggiungendo il 13.9%, per i secondi è invece diminuita sensibilmente, passando dall’11.8% al 11.6%. Il trend si afferma anche a livello europeo, dove le donne registrano tassi di disoccupazione superiore rispetto agli uomini: 11.7% nell’Ue a diciotto e 10.2% nell’Ue a Ventotto, contro l’11.3% e 10% degli uomini.
In Italia la situazione non migliora neppure sul fronte della disoccupazione giovanile che si attesta al 42.9% a Settembre 2014, registrando un aumento del 2.0% rispetto ad un anno fa. Solo la Spagna (53.7%) e la Grecia (50.7%) ci superano. Anche in questo caso la percentuale italiana è ben più alta rispetto alla media sia dell’Eurozona che dell’Ue nel suo complesso. La disoccupazione giovanile nel Belpaese è più del quadruplo di quella rilevata in Germania (7.6%), Austria (9.1%) e Paesi Bassi (9.8%).