“In Italia vogliamo dedicare buona parte dei fondi europei, quindi dei 43 miliardi a disposizione, per l’innovazione digitale e per la copertura della banda larga su tutto il territorio nazionale entro il 2020”. Lo ha dichiarato Sandro Gozi intervenendo, oggi a Roma, alla conferenza conclusiva della campagna ‘eSkills for jobs’ 2014, promossa dalla Commissione europea e coordinata in Italia dall’Anitec (Associazione nazionale industrie informatica, telecomunicazioni ed elettronica di consumo).
Il sottosegretario alle Politiche europee ha sottolineato l’impegno del governo “perché l’agenda digitale diventi una priorità per i prossimi cinque anni” nell’Ue. Secondo Gozi, “occorre accelerare verso un mercato digitale unico europeo”. Solo quando questo “sarà completato – ha proseguito l’esponente dell’esecutivo – darà potenzialità di crescita alle imprese e all’occupazione”.
Per realizzare l’obiettivo, ha precisato Gozi, “metteremo a disposizione nuove risorse”. Il riferimento è al “piano di investimenti pubblici e privati di Junker”, ossia i 300 miliardi sulla base dei quali i socialisti hanno deciso di accordare la fiducia al neo presidente della Commissione europea.
Anche Stefania Giannini, ministro dell’Istruzione, ha sottolineato l’importanza dell’agenda digitale. Il ministro dell’Istruzione ha ricordato che la digitalizzazione “è tra i pilastri” de ‘La Buona scuola’, il progetto di riforma della pubblica istruzione. Per Giannini non si tratta solo di un gap infrastrutturale per l’Italia. La questione abbraccia il “rinnovo delle competenze, della didattica e dell’aggiornamento di metodologie per gli insegnanti”.