647 milioni di euro sono stati stanziati dagli Stati membri dell’Ue a sostegno di progetti infrastrutturali chiave, prevalentemente nel settore energetico. L’investimento riguarda in particolare il settore dell’energia elettrica e del gas nella regione del Baltico, nell’Europa centrale e sudorientale. 200mila euro andranno anche ad uno studio che sarà realizzato dalla società elettrica slovena sull’interconnessione per la linea sottomarina/terrestre Slovenia-Italia tra Divaca e Salgareda. I fondi proverranno dal programma europeo denominato Meccanismo per collegare l’Europa (Mce) con lo scopo di migliorare la sicurezza energetica dell’Europa e porre fine all’isolamento di alcuni Stati membri dalle reti energetiche europee. “Mi rallegro della decisione di oggi che ci consentirà di costruire rapidamente le infrastrutture necessarie per garantire la sicurezza energetica dell’Europa”, ha dichiarato il vicepresidente della Commissione europea responsabile per l’Energia, Günther H. Oettinger.
I finanziamenti contribuiranno da un lato, al completamento del mercato europeo dell’energia, e dall’altro, all’integrazione delle energie rinnovabili nella rete elettrica. “La crisi geopolitica ha messo in evidenza la necessità di migliorare i collegamenti tra le reti energetiche, il che è fondamentale anche per un mercato integrato dell’energia in cui i consumatori riescano a massimizzare l’efficienza della spesa”, ha sottolineato Oettinger.
La maggior parte dei fondi finanzierà direttamente o indirettamente progetti nel settore del gas. Oltre alla costruzione di nuovi gasdotti, i piani comprendono anche terminali per il gas naturale liquefatto (Gnl) nella regione del Baltico, Europa centrale e sudorientale. Verranno cofinanziate anche tecnologie innovative nel settore dell’energia elettrica. Ad esempio, rientrano in questo campo la posa di un cavo sottomarino lungo 700 chilometri a corrente continua ed alta tensione fra la Norvegia e il Regno Unito, ed il progetto di reti intelligenti alla frontiera fra quest’ultimo e l’Irlanda. Nell’ambito del meccanismo per collegare l’Europa, è stato stanziato un importo di 5,85 miliardi di euro per le infrastrutture energetiche transeuropee nel periodo 2014-2020.
Per poter beneficiare di una sovvenzione, l’azione proposta deve riguardare un progetto incluso nell’elenco dei “progetti di interesse comune”. Il primo elenco è stato adottato dalla Commissione europea nell’ottobre 2013 e consta di 248 progetti di infrastrutture energetiche che, una volta completate, garantiranno vantaggi significativi per almeno due Stati membri, ossia rafforzare la sicurezza dell’approvvigionamento, contribuire all’integrazione del mercato e a una maggiore concorrenza nonché ridurre le emissioni di CO2.
Le sovvenzioni a titolo dell’Mce possono finanziare fino al 50% dei costi ammissibili delle azioni, tuttavia, in circostanze eccezionali, quando un’azione produce benefici evidenti per la sicurezza dell’approvvigionamento, rafforza la solidarietà fra gli Stati membri o consente soluzioni fortemente innovative, lo strumento può coprire fino al 75% dei costi per lavori.