“Con le direttive adottate dai ministri degli Stati membri, l’Europa diventa un esempio da seguire, andremo al prossimo meeting delle Nazioni Unite sul clima a testa alta”. È soddisfatto il ministro italiano e presidente di turno, Gian Luca Galletti, delle conclusioni approvate al Consiglio Ue sull’Ambiente “Greening the European Semester”, in vista del Meeting delle Nazioni Unite sul cambiamento climatico in programma a Lima (Perù) il prossimo dicembre.
I punti cardine delle conclusioni poggiano sull’accordo raggiunto dal Consiglio europeo della scorsa settimana, in cui è stato approvato un obiettivo vincolante di riduzione delle emissioni di gas a effetto serra di almeno il 40% entro il 2030 rispetto ai livelli del 1990. Per i ministri è arrivato il momento che la sostenibilità ambientale diventi un elemento chiave del rilancio dell’economia europea e motore della crescita. Puntando alla transizione verso un’economia circolare verde, ovvero un sistema in cui tutte le attività siano organizzate in modo che anche i rifiuti possano essere riciclati o riutilizza, come strategia di sviluppo e come “strumento contro la crisi, capace di creare milioni di nuovi lavori”.
Una crescita che partendo dai settori strettamente collegati all’ambiente, nell’intenzione del Consiglio dei ministri, è destinata a toccare altri ambiti con benefici per l‘occupazione e la crescita.
Su questa linea, tra le conclusioni adottate, si cita lo sviluppo di una più larga definizione di “green jobs”, per evitare di limitarli solo al “settore verde”. I ministri hanno inoltre chiesto di rafforzare il loro ruolo all’interno del Semestre europeo.
“Incontrerò il ministro cinese che negozierà a Lima”, ha proseguito Galletti, “con un mandato negoziale che mi permette di andare in Perù a testa alta, perché con l’accordo siglato oggi siamo un esempio di come 28 Stati possano lavorare insieme per obbiettivi e target ambiziosi”.
“Tutti i ministri”, ha concluso, “chiedono di focalizzarsi fortemente su un uso sostenibile delle risorse, integrandole nella Strategia 2020”, in modo tale da aggiungere una “dimensione ambientale” alla stessa.