A giugno erano stati i grandi sconfitti. Quelli che, dopo il successo elettorale e la promessa di fare tanto rumore, avevano finito per doversi accomodare nelle file dei Non iscritti, da cui la loro voce si sente appena. E invece ora, per i deputati del Front National di Marine Le Pen e per quelli della Lega Nord, potrebbe essere arrivato il momento della riscossa: lo scioglimento del gruppo Efdd libera forze politiche che potrebbero essere cruciali per arrivare finalmente alla formazione di un loro gruppo. Tanto più che non bisogna affatto partire da zero. Già a inizio legislatura Le Pen si era assicurata l’appoggio non solo della Lega Nord ma anche di altre tre delegazioni: l’FPO austriaco di Geert Wilders, il partito indipendentista fiammingo Vlaams Belang e il Partito della libertà olandese.
All’appello mancherebbero insomma soltanto due delegazioni che si potrebbero facilmente pescare tra i fuoriusciti del gruppo di Grillo e Farage. Se la compagine non dovesse ricompattarsi resterebbero “liberi” due deputati dei Democratici svedesi, uno del Partito ceco dei Liberi cittadini e due lituani. Un paio di deputati pronti a fare il salto si potrebbero anche trovare.
A nessuno dei diretti interessati è sfuggita l’opportunità e sono già cominciate le grandi manovre. “È chiaro che ora si aprono spazi per noi”, commenta a Eunews il segretario del Carroccio ed europarlamentare, Matteo Salvini. “Ci sono diversi contatti in corso” annuncia, chiarendo bene che “certo con i grillini non si può fare un gruppo ma vedremo con chi si può fare”. Il momento cruciale sarà la prossima settimana, in occasione della sessione Plenaria del Parlamento europeo: “Da lunedì a giovedì sarò a Strasburgo e ci lavorerò intensamente”, anticipa Salvini.
E non sarà da solo a farlo. “La fine del gruppo di Nigel Farage ridistribuisce le carte”, sottolinea anche il responsabile per gli affari europei del Front National, Ludovic de Danne: “Eravamo già in contatto con altre formazioni per costituire un gruppo eurorealista – dice a Le Monde – e ora si arriva alla fine del tunnel”. Anche Wilders, che a inizio legislatura aveva manifestato dubbi per il carattere troppo radicale del Front National sembra tornato saldamente a bordo: “Ha rinnovato ieri la sua completa fiducia per la costituzione di un gruppo”, assicura de Danne. A questo punto scatta la corsa per battere sul tempo l’accoppiata Grillo-Farage che, dall’altra parte, sta tentando di compiere la stessa operazione. La situazione è all’incirca quella che si ebbe a inizio legislatura. L’esito, questa volta, sarà diverso?