Sono 73 le aziende italiane, come i nostri parlamentari europei, portate a Bruxelles dal Sistema delle Camere di commercio d’Italia per far sentire la loro voce al Parlamento europeo delle imprese. L’iniziativa, giunta quest’anno alla terza edizione e realizzata da Eurochambres – l’associazione continentale delle Camere di commercio -, sostituisce i 751 parlamentari dei diversi Paesi con altrettanti imprenditori.
Internazionalizzazione, competenze, finanza e energia: sono questi i temi sui quali oggi le delegazioni imprenditoriali hanno avviato un primo scambio di idee con i rappresentanti delle istituzioni UE.
“L’accesso ai mercati internazionali si conferma come l’unico strumento per contrastare la crisi economica che continua a colpire pesantemente il mondo delle imprese”. E’ quanto ha sottolineato il Presidente di Unioncamere, Ferruccio Dardanello, nel corso del suo intervento odierno all’emiciclo. “Proprio per questo – ha aggiunto Dardanello- seguiamo con attenzione ma anche con apprensione i contenuti dei lavori sull’accordo UE- Stati Uniti come anche il prossimo cantiere che si occuperà dei rapporti con la Cina. L’Europa non può fallire nel rappresentare gli interessi diffusi del proprio tessuto vitale di piccole e medie imprese. Per questo chiediamo con decisione che un capitolo ad hoc sulle PMI sia inserito d’ora in avanti in ciascun accordo commerciale.”