No ad una politica guidata dalla provocazione da stadio. L’Unione europea interviene sull’episodio della maxi-rissa, con conseguente sospensione della partita, scoppiata quando un drone con la bandiera della Grande Albania (il progetto nazionalista che mira a riunire in un solo stato tutte le comunità albanesi dei Balcani) ha sorvolato lo stadio di Belgrado in cui era in corso la partita tra le nazionali di Serbia e Albania.“Siamo delusi dalla sospensione della partita dopo una provocazione” ha fatto sapere la portavoce del Servizio esterno dell’Ue, Maja Kocijancic. Bruxelles tiene a sottolineare soprattutto “l’importanza della cooperazione regionale e della visita prevista dal primo ministro Rama nei giorni a venire”.
A destare preoccupazione è soprattutto la possibilità che l’episodio riporti a galla le divisioni storiche che si lavorava per archiviare. Le autorità serbe hanno accusato per la provocazione il fratello del primo ministro albanese e la circostanza potrebbe mettere a rischio la visita, prevista per mercoledì prossimo, del primo ministro albanese e Belgrado. Una visita dal peso non irrilevante visto che si tratterebbe della prima di un capo di governo di Tirana in più di 60 anni. “Noi crediamo – ha sottolineato la portavoce Ue – che la politica non debba essere condotta” sotto la pressione «di provocazioni da stadio.