Fidesz, il partito di centro-destra del premier Victor Orbán, si rafforza e vince praticamente ovunque nelle elezioni locali ungheresi, che hanno visto i cittadini votare per il rinnovo dei sindaci e dei consigli cittadini, fra cui la capitale Budapest. Insieme all’alleato minore, i Cristiano-democratici, Fidesz prevale in 22 delle 23 città principali. Nella capitale si conferma come primo cittadino István Tarlós, vicino al Premier, che sfiora il 50% e supera di 13 punti il secondo arrivato, il liberale Lajos Bokros.
Secondo Orbán con la vittoria del suo partito “hanno trionfato la coesione, la cooperazione e l’unita” e aggiunge che “sono state sconfitti il cinismo, le divisioni e la mancanza di speranza”.
Il centro-sinistra del Partito Socialista (Mszp), dal canto suo, mantiene livelli piuttosto bassi di consenso, risultando in alcune località la terza forza politica dietro a Fidesz e Jobbik, quest’ultima in forte crescita soprattutto nelle zone rurali del Paese.
Mszp, tra le città maggiori, elegge solo un sindaco, quello di Szeged. Secondo il suo leader, Jozsef Tobias “è arrivato il momento che il partito “si apra al pubblico e alle persone”.
Dai primi dati diffusi sembra che l’affluenza abbia toccato il punto più basso dal 1990, anno del cambio del regime nel Paese, attestandosi sicuramente sotto il 46% di quattro anni fa e confermando, in questo senso, la flessione registrata alle ultime elezioni europee in cui meno di tre ungheresi su dieci si erano recati alle urne.