Più fondi , maggiore equipaggiamento e più collaborazione tra gli Stati membri per gestire al meglio le operazioni di supervisione dei confini nell’area del Mar mediterraneo. Sono questi i capisaldi della nuova operazione Triton, pensata dalla Commissione europea sulla base delle richieste italiane e a cui hanno già aderito tre paesi come Germania, Francia e Spagna. Lanciata dall’agenzia europea Frontex, conta, si apprende da fonti della Commissione, su uno stanziamento di circa tre milioni di euro al mese derivanti dal Fondo europeo per la sicurezza interna e dal bilancio di Frontex.
L’operazione va ad aggiungersi e non sostituisce, precisano da Bruxelles, le politiche di “sorveglianza dei confini” intraprese a livello nazionale come “Mare nostrum”, operazione militare lanciata dall’Italia per affrontare l’emergenza sbarchi all’indomani della tragedia nel canale di Sicilia un anno fa.
Triton partirà dai primi di novembre, ed è stata pianificata “su misura” delle specifiche esigenze espresse dalle autorità italiane. L’operazione di Frontex che rappresenta il supporto comunitario teso a rafforzare gli sforzi e le azioni italiane prese finora in quanto gli obblighi e le competenze in materia di sorveglianza dei confini afferiscono ai Paesi membri. Il raggio di azione di Triton sarà maggiore rispetto a Mare nostrum, spingendosi oltre le acque territoriali italiane per 18 miglia (il limite delle acque territoriali è 12).
Con Triton giungeranno a supporto delle autorità italiane due aererai di “sorveglianza” e tre imbarcazioni per pattugliare le coste. Diversi funzionari lavoreranno “su terra” in Sicilia per aiutare le autorità italiane nell’accoglienza e nello screening dei migranti che sbarcheranno.
Nelle settimane scorse Alfano aveva parlato dell’imminete operazione “Frontex plus” , che avrebbe consentito al governo di ritirare Mare Nostrum”. Tuttavia è chiaro che le operazioni di supporto comuintario quali Triton, come spiegano da Bruxelles, vanno ad aggiungersi e non possono sostituire gli obblighi spettanti ai Membri in materia di sorveglianza dei confini. In altre parole, indipendente dal sostegno di Frontex, spetta all’Italia decidere se rivedere o meno Mare nostrum, fermo restando i suoi obblighi in quanto paese membro.
Il Commissario europeo agli Affari interni, Cecilia Malmström, aveva espresso soddisfazione per il lancio di Triton, operazione con cui “l’Europa rafforza su richiesta italiana il controllo dei confini e supporta gli sforzi umanitari nel salvare le vite dei migranti”