A Dushanbe, capitale del Tajikistan, si è tenuto nella prima metà di settembre un importante incontro, a cui hanno partecipato tutti i capi di stato dei paesi che aderiscono alla Shanghai Cooperation Organisation (SCO), quella che il premier cinese Xi Jinping ha definito non un’alleanza come la NATO ma una “partnership” tra paesi amici. “Scusate, però”, qualcuno potrebbe chiederci, “perché ci raccontate quello che è successo a Dushanbe? Perché dovrebbe interessarci la SCO?”.
Domanda legittima. Nessuno, da quello che ne sappiamo noi, almeno tra i non addetti ai lavori, sa bene cosa sia la SCO, di cui per ora fanno parte sei paesi: la Cina, che potrebbe considerarsi l’animatore dell’organizzazione, la Russia, il Kazakistan, il Kirghizistan, il Tajikistan e l’Uzbekistan, tutti paesi di quella che potremmo definire la “nuova via della seta”. Ma la grande novità che emerge dall’incontro a Dushanbe è che sia l’India di Narendra Modi che il Pakistan, dopo anni di incertezze, hanno deciso di aderire alla SCO il prossimo anno.
Solo i ciechi a questo punto potrebbero ignorare che la SCO non è più un piccolo club orientale ma rappresenta una sfida abbastanza esplicita alla NATO (e forse l’inizio della fine dell’egemonia americana nel mondo). Per l’America di Obama si tratta di una sconfitta: per anni ha cercato di portare l’India su una posizione anticinese, ma il tentativo è fallito. Ora, dopo il patto “finanziario” di Fortaleza (vedi qui), la SCO potrebbe diventare l’equivalente della NATO in Asia.
Come ci hanno tenuto a sottolineare tutti i partecipanti, però, non si tratta di un’alleanza come quella della NATO ma di una semplice partnership tra amici, senza avversari precisi in mente. O meglio, con avversari astratti: le “tre forze diaboliche” del terrorismo, del separatismo e dell’estremismo, come è stato detto nei comunicati ufficiali. E non è un caso, visto che i maggiori paesi che vi fanno parte soffrono proprio di quei mali: la Cina da parte degli Uiguri, un’etnia turcofona che vive da secoli, insieme alla minoranza cinese Han, nello Xinjiang, stato cinese nel nord-ovest del paese con più di otto milioni di abitanti; e la Russia da parte dei ceceni. Gli Uiguri hanno di recente commesso una serie di attentati terroristici e sembra che stiano combattendo a fianco dello Stato Islamico in Iraq e in Siria. Come ha dichiarato il Presidente cinese Xi Jinping, “la SCO dovrebbe concentrarsi nel combattere l’estremismo di matrice religiosa e quello in rete”.
Che sia vero quello che ha dichiarato il ministro della difesa russo Sergey Lavrov all’incontro, e cioè che la NATO è ormai una reliquia del passato?