Una riunione di crisi per evitare la bocciatura dell’esecutivo comunitario di Jean-Claude Juncker nel voto di fiducia previsto per il prossimo 22 ottobre a Strasburgo. Il summit, secondo quanto rivelato dall’Afp, sarebbe previsto per martedì e vedrà la partecipazione oltre a Juncker, del suo braccio destro, Frans Timmermans, del Presidente del Parlamento europeo, il socialdemocratico Martin Schulz, e dei presidenti dei gruppi popolare, Manfred Weber, e socialista, Gianni Pittella. Al momento non sarebbe stato ancora invitato il liberale Guy Verhofstadt, leader dell’Alde, la terza forza politica della coalizione che sosterrà il lussemburghese.
A far traballare il futuro esecutivo sono state le due audizioni più calde, quella del socialista francese, Pierre Moscovici, commissario designato agli Affari Economici, inviso ai ‘falchi’ dell’austerità, e quella del popolare spagnolo Miguel Arias Cañete, commissario designato a Clima ed Energia, finito sotto attacco per i suoi legami con alcuni aziende che si occupano di stoccaggio del petrolio. Per entrambi le commissioni parlamentari competenti hanno rinviato l’approvazione chiedendo al primo di rispondere a ulteriori domande in maniera scritta e per il secondo la votazione palese dei deputati. Mentre è difficile immaginare una bocciatura o un cambio di ruolo per Moscovici, su Cañete sono sempre più insistenti le voci che lo vogliono con un portafogli differente.