La Commissione europea ha adottato un nuovo programma di misure di emergenza per i produttori di frutta e verdura deperibili, come risposta all’embargo russo sull’importazione di alcuni prodotti agricoli dell’Ue. Il nuovo programma va ad aggiungersi al vecchio da 125 milioni che era stato interrotto a causa delle richieste sproporzionate fatte da alcuni Paesi, in primis la Polonia. Avrà una dotazione fino a 165 milioni di euro e fornirà sostegno per il ritiro delle eccedenze di produzione dal mercato. Per garantire un intervento più mirato, il nuovo programma comprende un allegato in cui sono indicati i volumi ammissibili per i singoli Stati membri, con le cifre esatte per ciascuna categoria di prodotti. L’allegato è stato redatto tenendo conto delle quantità esportate dai singoli Stati negli ultimi tre anni e sottraendo i volumi per i quali è già stata presentata domanda di aiuto a titolo del programma precedente. È stata inoltre estesa la copertura ad arance, mandarini e clementine.
Nel confermare il programma, il Commissario europeo per l’Agricoltura Dacian Cioloş ha dichiarato: “Mi compiaccio che la Commissione sia riuscita a mobilitare altri 165 milioni di euro per allentare la pressione sui produttori ortofrutticoli colpiti dall’embargo russo. Il nuovo programma sarà più mirato rispetto al suo predecessore, pur mantenendo una certa flessibilità nelle 4 categorie di prodotti. Queste misure di sostegno al mercato rappresentano una soluzione a breve termine”.
Al pari del programma precedente, il nuovo programma prevede di indirizzare il sostegno comunitario al ritiro destinato alla distribuzione gratuita (interamente finanziato dall’Ue) o al ritiro destinato ad usi non alimentari (ad esempio il compostaggio), per il quale la percentuale di aiuti Ue è più bassa. Anche il nuovo regime contempla l’opzione della raccolta prima della maturazione o della mancata raccolta, con un livello di sostegno che sarà tuttavia leggermente più basso. Le misure continueranno ad essere disponibili anche per i produttori non aderenti a organizzazioni di produttori, ma il livello del finanziamento sarà più alto per i membri di tali organizzazioni (cui andrà il 75% dell’importo previsto, a fronte del 50% destinato ai non aderenti), con un’eventuale ulteriore integrazione (25%) del fondo operativo delle organizzazioni di produttori.
Comprende un allegato che elenca i volumi specifici relativi a 4 categorie di prodotti per i 12 paesi che hanno esportato in media i maggiori quantitativi di frutta e verdura in Russia durante il periodo da settembre a dicembre (da settembre a marzo per alcune tipologie di frutta) dal 2011 al 2013.
Le 4 categorie di prodotti a cui sarà applicato il nuovo regime fino alla fine dell’anno sono mele e pere per un totale di 181.000 tonnellate, agrumi (arance, mandarini, clementine) per un totale di 96.090 tonnellate, altri ortaggi (carote, cetrioli, peperoni, pomodori) per un totale di 44.300 tonnellate, altri frutti (kiwi, prugne e uve da tavola) per un totale di 76.895 tonnellate. Una serie di prodotti contemplati nel precedente programma (cavoli, cavolfiori, cavoli broccoli, funghi e frutti rossi) sono stati esclusi dalla copertura.
Oltre a questi volumi specifici, ognuno dei 28 Stati membri avrà una riserva di 3.000 tonnellate per i ritiri supplementari di prodotti contemplati dal nuovo programma, nonché per cavolfiori, cavoli e funghi, e sarà consentito dare priorità a determinati prodotti.
La Commissione europea ha risposto al divieto imposto il 7 agosto dalla Russia di importare alcuni prodotti agricoli dell’Ue (nonché di Usa, Canada, Australia e Norvegia) con specifiche misure di sostegno al mercato per pesche e pesche noci (33 milioni di euro) e per gli ortofrutticoli deperibili (125 milioni di euro) e con aiuti all’ammasso privato per burro, latte scremato in polvere e formaggio. Ha inoltre destinato 30 milioni di euro ai programmi di promozione.