“L’Italia non sta spingendo” per un rinvio dell’eliminazione delle tariffe roaming per le telefonate e l’internet mobile per venire incontro alle richieste dell’industria delle telecomunicazioni che chiede più tempo. Lo afferma il sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega agli Affari europei, Sandro Gozi, al termine del consiglio Competitività. Al contrario, spiega, “stiamo cercando di negoziare una data” per l’abolizione delle tariffe roaming, “ma al momento su questo ci sono Paesi che hanno forti riserve”.
Gozi non aggiunge altro, ma dalla breve dichiarazione si capisce che a essere diviso è il Consiglio. Parlamento europeo e Commissione del resto avevano già concordato la cessazione del trattamento differenziato del roaming entro la fine del 2015, ma ora – per stessa ammissione di Gozi – la presidenza italiana sta “cercando di negoziare” una data. Espressione che lascia intendere che un ritardo nell’eliminazione del regime tariffario potrebbe esserci ma non perchè lo voglia l’Italia. Il nostro Paese ha il compito di cercare di chiudere i dossier e proporre soluzioni di compromesso tali da avere una maggioranza, che al momento sembra non esserci. Se l’Italia non saprà creare consenso e trovare i numeri non potrà, pur volendolo, fissare alla fine del 2015 l’eliminazione delle tariffe roaming.