L’Italia vorrebbe proporre di rinviare la fine delle tariffe roaming per le telefonate e l’internet mobile per venire incontro alle richieste dell’industria delle telecomunicazioni che chiede più tempo. Secondo quanto rivelato dall’agenzia Agi il nostro Paese, in quanto presidente di turno dell’Unione europea, presenterà domani ai diplomatici comunitari un testo con la proposta, per sottoporlo a possibili emendamenti. Un eventuale via libera a questa decisione scatenerà sicuramente le vibranti proteste del Parlamento europeo e della Commissione che avevano concordato la cessazione del trattamento differenziato del roaming entro la fine del 2015.
Il testo della presidenza italiana propone delle “tutele” per far fronte “alle preoccupazioni di alcuni Stati membri” a proposito dell’introduzione del principio del ‘roam like at home’, cioè dell’equiparazione delle tariffe domestiche con quelle all’estero quando si viaggia all’interno dei confini Ue. Il documento propone come meccanismo di salvaguardia l’introduzione di tariffe calcolate sulla base del “consumo domestico medio annuo nell’Ue” e soggette a un graduale adattamento. Tuttavia, il testo precisa che, pur con la previsione di tali salvaguardie, “la data per l’introduzione del ‘roam like at home’ deve essere ancora decisa, e pone una questione politica significativa”.