“Abbattere il numero dei malati di tumore del 15% entro il 2020”, è questo l’obiettivo che i ministri della Salute dei 28 si sono dati nel corso dell’incontro informale che si è chiuso oggi a Milano. A dichiararlo è il commissario Tonio Borg a margine della riunione. Si tratta di un obiettivo realistico, dato che i malati di cancro “negli ultimi 10 anni sono calati del 10%”, come sottolinea lo stesso Borg. Un ulteriore traguardo fissato nel corso del summit, e strettamente legato al precedente, è quello di “ridurre il numero dei fumatori europei del 2% in cinque anni”, prosegue Borg, perché il fumo provoca ogni anno la morte di “700 mila persone, come se all’improvviso sparisse l’intera popolazione di Palermo o Francoforte”.
Per raggiungere le finalità concordate, i ministri ritengono sia necessario puntare sulla “prevenzione primaria – aggiunge il ministro della Salute Beatrice Lorenzin – che è la vera arma per combattere le malattie croniche non trasmissibili”. E’ necessario, aggiunge Lorenzin, “informare la nostra popolazione, che non deve temere di sottoporsi agli screening”.
Intanto, nella giornata di ieri si era affrontato il tema delle cure palliative e della terapia del dolore. In una nota diramata dal ministero della Salute, si legge che “quasi tutti i Paesi ritengono di fondamentale importanza la creazione di una rete europea per le cure palliative e la terapia del dolore”. Il maggiore impegno, secondo i 28, deve essere rivolto alla “formazione dei professionisti”, allo “scambio di informazioni” sulle migliori pratiche da seguire e “allo sviluppo dei network”.
Altro tema all’attenzione del’incontro riguardava l’emergenza per la diffusione del virus Ebola in Africa. I ministri hanno convenuto che sia necessario “un maggior coordinamento dell’assistenza fornita dagli stati membri a livello di Unione”. Raccordare gli interventi, dunque, con lo scopo di “aumentare le strutture sanitarie in loco capaci di erogare un’assistenza adeguata”.