Il Consiglio europeo deve chiarire come ha speso i suoi soldi nel corso del 2012. A chiederlo sono i deputati della commissione per il Controllo dei bilanci del Parlamento europeo, secondo cui l’Aula di Strasburgo non dovrebbe concedere al Consiglio il “discarico del bilancio”, ovvero l’approvazione del modo in cui sono state effettuate le spese, una delle prerogative del Parlamento nelle sue funzioni di controllo.
Il via libera, secondo l’unanimità dei componenti della Commissione parlamentare che se ne occupa, non dovrebbe essere concesso: “La nostra decisione non è stata presa a causa di una gestione irregolare delle risorse da parte del Consiglio – spiega Tamás Deutsch (Ppe), relatrice sul tema – ma perché il Consiglio rifiuta di collaborare con il Parlamento nella procedura di discarico”. Per questo i deputati invitano il Consiglio ad “aprire un dialogo aperto” sul tema e avvisano: “Il discarico non sarà concesso fino a che il Consiglio non accetta il diritto del Parlamento a esercitare il suo potere di controllo”.
Già lo scorso 3 aprile il Parlamento aveva deciso di posticipare l’approvazione ai conti del Consiglio per concedergli più tempo per fornire le informazioni richieste. Il Parlamento ha chiesto invano informazioni sui costi del nuovo edificio del Consiglio europeo, dell’ampliamento di un altro edificio e degli “ammodernamenti amministrativi” in atto al Consiglio. Nessuna risposta è mai arrivata. Per questo il comitato Controllo dei bilanci ora propone all’intero Parlamento di rifiutare il via libera. Non è la prima volta che accade: Consiglio dei ministri e Consiglio europeo hanno sempre avuto queste difficoltà nella procedura di discarico dal 2011 in poi.