Nasce la Rete dei servizi pubblici per l’impiego, la nuova struttura europea di cooperazione volta ad aiutare gli Stati membri nella realizzazione delle loro politiche e misure di contrasto alla disoccupazione e nel rafforzamento del quadro della governance economica europea. Oggi a Bruxelles la prima riunione del consiglio d’amministrazione della nuova rete, un appuntamento che per la Commissione europea rappresenta un punto di svolta nelle politiche a sostegno dell’occupazione. Il miglioramento del sostegno offerto ai giovani dai servizi pubblici per l’impiego degli Stati membri è essenziale ai fini dell’attuazione concreta dell’iniziativa ‘Garanzia giovani’, il programma dell’Ue per la creazione di lavoro per i disoccupati con meno di 25 anni. Uno dei compiti più urgenti cui deve far fronte la Rete è lo scambio di conoscenze e di buone pratiche per l’attuazione della stessa Garanzia, dal momento che i servizi pubblici per l’impiego ne costituiscono, nella maggior parte dei casi, i punti di contatto nazionali designati.
La Rete, scommettono in Commissione, offrirà maggiori opportunità di raffrontare le prestazioni dei servizi pubblici per l’impiego sulla base di parametri di riferimento “pertinenti” e saprà individuare le buone pratiche e migliorare la cooperazione. Uno degli ostacoli da rimuovere è l’inefficienza dei servizi pubblici per l’impiego. In molti Stati membri occorre migliorarne il funzionamento così da garantire che i giovani ricevano un’adeguata consulenza personalizzata sulle opportunità di lavoro, di istruzione e di formazione più pertinenti per la loro situazione, da cui risulti un’offerta di lavoro concreta e su misura entro quattro mesi. Solo nel 2014 undici paesi dell’Ue (Belgio, Bulgaria, Croazia, Italia, Portogallo, Repubblica ceca, Romania, Slovacchia, Slovenia, Spagna e Ungheria) sono stati oggetto di raccomandazioni specifiche per paese riguardanti i servizi pubblici per l’impiego. Da oggi i responsabili politici nazionali si avvarranno delle competenze della rete per definire, sviluppare e valutare le politiche in materia di occupazione.
Entusiasta e ottimista il commissario per l’Occupazione e gli Affari sociali, László Andor. “La nuova rete invia un altro segnale forte riguardo al fatto che l’Europa sta facendo ricorso a tutti gli strumenti disponibili per lottare contro la disoccupazione”. Per agevolare in tutta l’Europa il rapido accesso dei disoccupati a posti di lavoro e corsi di formazione, ricorda Andor, “è essenziale disporre di servizi pubblici per l’impiego dinamici ed efficienti”. In tale ottica “la nuova rete contribuirà al loro ammodernamento e alla loro riforma in tutta l’Unione europea”. Andor esorta quindi gli stati membri che ne hanno bisogno a “riformare i propri servizi pubblici per l’impiego al fine di dare efficace attuazione alla Garanzia per i giovani e aiutare giovani disoccupati e persone inattive a trovare un posto di lavoro o ad accedere a una formazione”.