Il Wwf esprime “preoccupazione” per il programma del neo presidente della Commissione Ue, Jean Claude Junker, perché non tiene nel dovuto conto le tematiche ambientali. Secondo la presidente dell’associazione ambientalista, Donatella Bianchi, “ci sono i margini per recuperare un avvio non convincente”. Quindi, il Wwf ha presentato il suo appello al governo italiano perché, durante il semestre di presidenza Ue, l’ambiente acquisti maggiore rilievo nella definizione delle politiche economiche europee. L’idea è che non ci possano essere stabilità e benessere per il sistema economico che prescindano dalla stabilità e dal benessere dei sistemi ambientali e sociali. Da qui il titolo dell’iniziativa: “Dal Fiscal compact al Wellbeing compact”.
L’appello, firmato da 69 deputati di tutte le forze politiche, parte dalla convinzione che “oggi l’uscita dalla crisi passi per le politiche ambientali”. Lo spiega Ermete Realacci (Pd), primo firmatario dell’appello e presidente della commissione Ambiente della Camera. Citando i risultati dell’indagine conoscitiva sulla green economy, condotta dalle commissioni attività produttive e ambiente della Camera, Realacci evidenzia come questi indichino nella ‘economia verde’ “l’unico settore che ha dimostrato di poter creare occupazione nonostante la crisi”.
Sono tre, in particolare, gli ambiti sui quali l’associazione chiede un intervento. In primo luogo, secondo Donatella Bianchi, è necessario “inserire nella strategia Europa 2020 delle priorità ben definite sull’ambiente”. Il secondo impegno riguarda la promozione di una “azione coordinata dell’Ue per ottenere uno sforzo globale contro il surriscaldamento” del pianeta, in modo da “garantire che l’aumento della temperatura si mantenga ben al di sotto dei 2 gradi centigradi”. Infine, la presidente di Wwf Italia ha chiesto che vengano “incrementati i fondi Europei per la tutela della biodiversità”.
Gli interventi richiesti dal Wwf sull’agenda strategica Europa 2020 riguardano diversi settori. Nell’appello c’è, ad esempio, la richiesta di “cancellare i sussidi nazionali dannosi per l’ambiente” nei settori dei trasporti, dell’energia e dell’agricoltura. Una proposta innovativa è quella di “passare da una tassazione sul lavoro a una sull’utilizzo delle risorse” da parte delle imprese. Un’altra novità che l’associazione chiede di introdurre riguarda il “superamento del Pil” come indicatore di benessere e progresso. L’appello chiede infatti che la presidenza italiana di turno, insieme con la Commissione e Consiglio, si impegni a individuare nuovi indicatori che tengano conto anche dello stato dell’ambiente e delle condizioni sociali. Le proposte del Wwf riguardano poi le politiche europee per il mare, quelle per la biodiversità, per il clima e l’energia e quelle alimentari. La speranza dell’associazione è che questi temi entrino realmente nel dibattito per la definizione delle politiche economiche in Europa. Sta al governo italiano decidere se farle proprie e con quanto impegno portarle avanti durante il semestre di presidenza europeo.