Gli scozzesi vogliono restare con Londra. Con tutte le nuove autonomie promesse, ovviamente e come è stato immediatamente rivendicato, ma insieme. I “sì” all’indipendenza si sono fermati al 44,7 per cento, con poco più di 1,6 milioni di voti, contro i 2 milioni del fronte del “no”. Un risultato più netto delle previsioni.
David Cameron salva la sua poltrona e tira un grande respiro di sollievo. “Sono felicissimo”, sono state le sue prime parole a risultato definitivo: “Gli scozzesi hanno mantenuto unito il nostro Paese formato da quattro nazioni”. E così “uniti andiamo avanti”, guarda oltre il premier, pronto a concessioni su maggiori autonomie non solo a Edimburgo ma anche a Inghilterra, Galles e Irlanda del Nord: “Lavoreremo insieme alla devolution, i partiti – ha assicurato – sono pronti a lavorare insieme al Parlamento scozzese”.
Un impegno richiesto ora tanto dagli indipendentisti quanto dagli unionisti. Ora “ogni partito deve tradurre l’impegno in azione”, ha chiesto il portavoce della campagna per il “No” all’indipendenza, il laburista Alistair Darling, riferendosi alle maggiori autonomie promesse. “Io mi impegnerò per questo”, ha assicurato Darling, secondo cui gli scozzesi non hanno reagito alla “paura”, ma a “un’istanza positiva”. Determinato, nonostante la sconfitta, anche il fronte del “Sì”: “Accettiamo il verdetto democratico”, si è arreso il first minister scozzese, Alex Salmond ma “sono state fatte delle promesse che vanno onorate”. Come ha dimostrato il numero dei votanti a favore dell’indipendenza, la Scozia “se lo aspetta, lo chiedono tutti gli scozzesi”, ha rivendicato.
E che il tema sia particolarmente sentito da tutti lo dimostrano anche i dati sull’affluenza. Alle urne si è recato l’84,6% degli elettori, un risultato storico per la storia del voto scozzese, che non ha mai riportato una tale partecipazione.
Prime reazioni positive anche Bruxelles. Il presidente del Parlamento europeo, Martin Schulz, intervistato da una radio tedesca, ha ammesso di essere “sollevato” dall’esito del referendum: “Lo confesso – ha detto – il risultato mi dà sollievo”.