In Occasione della Relazione sui progressi compiuti nell’attuazione dello Spazio Europeo della Ricerca, la Commissione Europea ha invitato i Paesi membri a compiere le riforme necessarie per attuare definitivamente il programma. Lo spazio Europeo della Ricerca (Ser) mira a integrare sempre più il mercato comunitario della ricerca, permettendo la libera circolazione di ricercatori e più in generale delle competenze e delle conoscenze.
Máire Geoghegan-Quinn, Commissaria europea responsabile in materia, si dice soddisfatta per i “notevoli progressi nella realizzazione del Ser, esortando gli stati membri a “rispettare gli impegni presi e realizzare le riforme necessarie”. Con l’aiuto della Commissione, pronta ad investire “80 miliardi di euro nel programma di ricerca e innovazione, Orizzonte 2020”.
Entro la metà del 2015 tutte le parti coinvolte nel progetto (Commissione, rappresentanti degli Stati e organizzazioni interessate), si incontreranno a Bruxelles per fare il punto della situazione e valutare le “tabelle di marcia” in cui i Paesi illustreranno i passi previsti per la realizzazione definitiva del Programma.
L’Unione, fa sapere la Commissione, nell’ambito dell’intero programma Orizzonte 2020 ha fornito “sostanziosi finanziamenti a favore delle misure del Ser, ad esempio promuovendo procedure di assunzione aperte, il libero accesso alle pubblicazioni e ai dati e la parità di genere”.