I nuovi super vicepresidenti della Commissione europea “non devono avere alcun potere di veto”. A chiederlo è il capogruppo dei Socialisti & Democratici al Parlamento europeo, Gianni Pittella, che in una conferenza stampa a Strasburgo ha invitto invita Juncker a precisare che “il ruolo dei suoi vice è quello di coordinare il lavoro dei commissari che abbiano ruolo afferente”, ma in nessun modo i vicepresidenti devono diventare “dei tutori” e soprattutto non devono avere “alcuna possibilità di veto” sul lavoro dei commissari. In caso poi di eventuali dissidi “le procedure prevedono che il Presidente abbia l’ultima parola”. Il punto però resta tutto da chiarire in quanto Juncker, il giorno della presentazione della sua squadra, aveva dichiarato che i vicepresidenti “saranno coordinatori e non supervisori degli altri commissari, ma aggiungendo che potranno “bloccare qualsiasi iniziativa anche legislativa”.
A proposito delle audizioni dei commissari da parte del Parlamento, iniziate martedì 16, Pittella ha ribadito che “la linea dei socialisti sarà quella di effettuare una valutazione serrata sia sulle competenze dei singoli che sulla moralità degli stessi”, ma anche “sulla coerenza dei loro programmi rispetto ad impegni assunti da Juncker”, e nello specifico al piano di investimenti da 300 miliardi. Pittella ha sottolineato poi che per i socialisti “la continuazione di un programma di risanamento delle finanze pubbliche deve essere accompagnata da maggiore attenzione a crescita e creazione di posti di lavoro”, e per fare questo c’è bisogno di un “utilizzo ottimale e pieno del principio di flessibilità contenuto nei trattati”, e nello specifico questo significa che “i paesi in stagnazione e con crescita bassa o negativa devono poter beneficiare di un tempo più lungo per mantenere gli impegni di bilancio”.