L’Italia sta pagando un prezzo troppo alto per l’embargo russo e per questo ben venga la sospensione di ulteriori sanzioni contro Mosca. È quanto pensa Lara Comi che ricorda come “l’agroalimentare italiano ha subito 163 milioni di euro”. Secondo l’europarlamentare di Forza Italia i governi europei “a partire da quello italiano” hanno trattato la questione con troppa superficialità. “Ad essere colpito – aggiunge – è stato soprattutto il Nord nei settori agricolo, meccanico, dell’elettronica, della moda, del turismo e non solo”.
L’embargo deciso da Putin in risposta alle sanzioni Ue, sostiene Comi, “non è neanche il prezzo da pagare per una pace in Ucraina, poiché, le tensioni stanno salendo”.
Ieri la riunione degli ambasciatori dei ventotto Stati membri ha congelato il nuovo pacchetto di sanzioni per valutare, prima che entri in vigore, gli effetti del cessate il fuoco e del piano di pace. “E’ un saggio segnale di prudenza”, commenta l’esponente di Forza Italia, “dopo i contraccolpi durissimi che i Paesi Ue hanno già subito con le prime misure di blocco”.
Sul tema delle sanzioni Comi ha depositato a Bruxelles un’interrogazione parlamentare con cui chiede alla Commissione se ha valutato e quantificato i danni economici che l’Italia ha già subito e che subirebbe se arrivassero nuove sanzioni.