L’Italia incassa l’approvazione della Commissione europea per la riforma della giustizia civile. La proposta messa a punto dal governo Renzi dà l’impressione che nel nostro Paese i tempi della giustizia possano accorciarsi e i ‘processi-lumaca’ essere un ricordo del tempo che fu. È quanto detto dal commissario per la Giustizia, Martine Reichertes, al ministro Andrea Orlando. Questi è venuto a Bruxelles per illustrare il programma di presidenza prima al Parlamento europeo e poi all’esecutivo comunitario dove ha trovato il sostegno di Reichertes. “Abbiamo visto nella riforma segnali per l’accelerazione dei processi”. La commissaria è pronta a scommettere che “la proposta aiuterà a colmare i ritardi del processo di giustizia civile” e, dunque, anche l’Italia.
Visto che “la politica europea della giustizia è una politica di crescita”, l’auspicio di Reichertes è che “la riforma proposta possa far avanzare l’Italia sulla strada della crescita economica e della semplificazione”.
Andrea Orlando non può che accogliere con soddisfazione il giudizio di Bruxelles. “Il fatto che l’Europa riconosca la bontà dei nostri sforzi è positivo”. La riforma della giustizia civile, sottolinea, “è un tutt’uno con con l’aspetto della crescita e parte integrante delle riforme strutturali che il paese mette in campo per far ripartire l’economia”. Un’azione in più, in sostanza, che il governo Renzi potrà presentare alla Commissione e non solo quando si riaprirà il dibattito sulla flessibilità. Renzi ha dalla sua la riforma del Senato, che porterà a una riduzione dei costi della politica, e ora potrà giocarsi anche la carta della giustizia. Non a caso Orlando ritiene che “sia già stato un successo politico importante dal punto di vista interno portare l’attenzione sul tema della giustizia civile”.