di Stefano Radice per e-duesse.it
Nel 2013 l’Italia ha ricevuto poco più di 6 milioni di euro dall’ex Programma Media 2007-2013 (confluito in Europa Creativa). A queste risorse si sono aggiunte quelle per la digitalizzazione delle sale, Europa Cinemas e Media Mundus, per un totale di oltre 9 milioni. Il 60% delle risorse è andato alla distribuzione. Le cifre sono state fornite ieri nell’ambito del seminario “Un semestre in Europa – lo scenario per il cinema” organizzato dalla Direzione Generale Cinema del Mibact, in collaborazione con la Biennale di Venezia, nell’ambito della Mostra del Cinema. Sono stati presentati anche i punti dell’agenda italiana in ambito culturale nel semestre di presidenza Ue. Ha dichiarato il professor Bruno Zambardino, docente di economia e organizzazione del cinema e della tv all’Università La Sapienza di Roma: “Saranno tre i punti cardine dell’azione italiana. Si lavorerà per un adeguamento dei modelli economico-commerciali al mutato contesto che striamo vivendo e per un ampliamento del pubblico; si punterà a un ripensamento dei modelli di intervento pubblico ai vari livelli territoriali e a una revisione della Direttiva Servizi Media Audiovisivi nell’ottica di coinvolgere gli operatori Over The Top”. All’incontro ha preso parte anche Francesco Pescoraro, commissario AgCom, che ha fatto il punto sul regolamento che tutela il diritto d’autore in Rete: “Il provvedimento ha suscitato l’interesse di altri paesi europei. E’ grazie a questo regolamento che gli Stati Uniti hanno cancellato l’Italia dalla lista nera dei paesi che non tutelano la proprietà intellettuale. Uno dei problemi è l’educazione dei consumatori: manca nei più giovani la consapevolezza del disvalore morale e giuridico del consumo in Rete di opere audiovisive senza il consenso dell’avente diritto. Manca la consapevolezza del danno economico che si genera. In Italia, ogni anno, da 10 milioni di terminali vengono scaricati file protetti da diritto d’autore. Non si potrà sradicare la pirateria senza un’offerta legale di contenuti in digitale a costi accessibili. Auspico che il governo italiano, in questo semestre di presidenza Ue, inserisca il tema della tutela delle opere in Rete. Il nostro regolamento può essere uno spunto”. Dopo l’intervento di Maja Cappello dell’Osservatorio Europeo dell’Audiovisivo che ha messo a confronto i sistemi di finanziamento al cinema nei principali mercati europei, è stata la volta di Michel Magnier, direttore cultura e creatività, DG istruzione e cultura della Commissione Europea: “In Europa – ha dichiarato -non c’è stata finora una strategia comune sul cinema. Ogni paese ha sviluppatola sua politica”. Magnier, inoltre, ha ricordato il rischio che per il 2015 sia ridotto il budget a disposizione del programma Europa Creativa che sostiene la cultura. Ha chiuso i lavori Silvia Costa, presidente commissione cultura e istruzione del Parlamento europeo: “Io e altri i colleghi della commissione cultura abbiamo chiesto che questo taglio non ci sia. Faremo la nostra battaglia; ne abbiamo già parlato anche con il ministro Franceschini. Sono certa che il contributo previsto inizialmente sarà ristabilito. L’Italia deve fare la sua battaglia. Sarebbe grave che il 2015 veda un calo delle risorse per Europa Creativa“.
° Dopo l’annuncio al Festival di Venezia durante il seminario organizzato dalla DG Cinema del MiBACT “Un semestre in Europa – lo scenario per il cinema”, alla ripresa dei lavori in Parlamento Europeo Silvia Costa rilancia l’allarme: gli stanziamenti per il programma Europa Creativa per il prossimo anno rischiano di subire una riduzione del 3% “non accettabile” – la definisce l’eurodeputata presidente della Commissione Cultura.
“L’audizione dei ministri Franceschini e Giannini e dei sottosegretari Bobba e Giacomelli nella riunione della Commissione che presiedo, il 3 e il 4 settembre, sarà l’occasione oltre che per illustrare le priorità della Presidenza italiana sui temi di loro competenza sarà un’occasione determinante – ha detto Costa – per ribadire la necessità più volte evidenziata dal Parlamento Europeo di mettere al centro della nuova fase di crescita e rilancio europei istruzione e formazione, cultura e media (soprattutto di fronte alle nuove sfide del digitale), politiche giovanili e per lo sport”.
“Nella scorsa legislatura – ha ricordato Costa – il Parlamento ha ottenuto per Europa Creativa ed Erasmus aumenti significati per il settennio 2014-2020: ora abbiamo un’emergenza assoluta e chiederemo alla Presidenza italiana di riconsiderare il taglio sulla proposta di bilancio 2015” – ha detto la Presidente anche in veste di relatore del budget per la Commissione CULT.
“Il 4 settembre approveremo il bilancio e chiederemo il ripristino delle postazioni previste: praticare tagli su quelli che sono i più importanti fattori di crescita – insieme alla ricerca e all’innovazione – sarebbe insensato e dannoso. Ho avuto contatti incoraggianti con i ministri interessati e mi auguro che ci sia un segnale, anche in accordo con il Parlamento, che è ormai co-legislatore. Si tratta di una battaglia cruciale anche a fronte a quanto emerso a Venezia – ha concluso Costa – e cioè il rischio che la crisi mini la capacità produttiva del settore cinematografico e audiovisivo e contribuisca ad ampliare le disuguaglianze nella mobilità dei giovani in Europa”.