Stabile la disoccupazione nella zona euro a luglio, secondo Eurostat il tasso è rimasto all’11,5% su base mensile, un dato inferiore allo scorso anno quando era all’11,9%. Nell’Ue a 28 si attesta al 10,2%, anche in questo caso stabile rispetto a giugno. Superiore il dato italiano, 12,6%, in aumento di 0,3 punti percentuali rispetto al mese precedente e di 0,5 punti nei dodici mesi.
Nell’eurozona rimane stabile anche la disoccupazione giovanile, al 23,2% (il risultato migliore da giugno 2012), mentre scende nell’Ue, dal 21,9% di giugno al 21,7% a luglio, il livello più basso da settembre 2011. Con il 42,9% l’Italia resta terza dopo Spagna e Grecia.
Per il commissario al Lavoro e agli Affari sociali, László Andor, “la disoccupazione in Europa sta lentamente diminuendo”, ma non “al ritmo necessario per porre fine agli attuali livelli inaccettabilmente elevati, soprattutto tra i giovani”. Per questo sono necessari “ulteriori sforzi” da parte di Stati membri, imprese, parti sociali e Unione europea “per rilanciare la domanda macroeconomica e sostenere la creazione di posti di lavoro”. Secondo Andora l’Europa “ha bisogno di un numero significativo di nuovi posti di lavoro per raggiungere l’obiettivo di occupazione del 75% della strategia Europa 2020 e per combattere il sociale esclusione causata dalla disoccupazione”.