Non è in corso alcuna trattativa con l’Unione europea sui conti pubblici italiani. È quanto tornano a ribadire da Palazzo Chigi, dopo che alcuni articoli apparsi in questi giorni sui giornali descrivevano un’Italia intenta in trattative con Bruxelles per chiedere la possibilità di uno sforamento del tetto del 3%. Nessuna trattativa, né segreta né pubblica, smentiscono invece da Roma dopo il no comment già arrivato da Bruxelles: “l’Italia farà la sua parte, come più volte ribadito dal premier, rispettando il vincolo del 3% senza aumentare la pressione fiscale”. Nessuna deroga particolare per l’Italia dunque perché “non esiste un problema Italia in Europa: esiste un problema dell’eurozona che l’Italia contribuirà ad affrontare”.
Anche Matteo Renzi, dalle sue vacanze in Versilia, torna a rassicurare: l’Europa non è un problema e il vincolo del 3% nel rapporto fra deficit e Prodotto interno lordo sarà rispettato. Dal suo entourage, il premier viene descritto come sereno e fiducioso ed intento, anche durante la pausa estiva, a studiare i dossier che si presenteranno sulla sua scrivania al momento della ripresa, a fine mese: questioni internazionali (Iraq, Libia, Ucraina) ma anche dossier economici. Dopo aver sempre sostenuto che l’Europa non è solo spread e Maastricht, ora che per un semestre è l’Italia a guidarla è giusto mostrarlo, ha spiegato il premier al suo entourage.