Acquisti: Luke Shaw (Southampton, 37,5 milioni di euro), Ander Herrera (Athletic Bilbao, 36 m.), Angelo Henriquez (Real Saragozza, fine prestito), Anderson (Fiorentina, fine prestito). Totale: 73,50 milioni di euro.
Cessioni: Alexander Büttner (Dinamo Mosca, 5,5 milioni di euro), Bebé (Benfica, 3 m.), Patrice Evra (Juventus, 1,5 m.), Rio Ferdinand (Qeens Park Rangers, scadenza contratto), Nemanja Vidic (Inter, scadenza contratto), Federico Macheda (Cardiff, prestito gratuito), Ryan Giggs (ritiro). Totale: 10 milioni di euro.
Probabile formazione (3-4-1-2): De Gea; Jones, Smalling, Evans; Valencia, Herrera, Fletcher, Shaw; Mata; Rooney, Van Persie
Il terzo club più ricco del mondo (fonte: Forbes) e il più titolato d’Inghilterra (fonte: la sala trofei) non può arrivare settimo e mancare la qualificazione per le coppe europee, neanche in una stagione balorda. Figuriamoci poi se le Premier League la vince il City. Per questo al Manchester United hanno deciso di voltare pagina dopo la fallimentare esperienza del povero David Moyes, che nelle intenzioni della dirigenza avrebbe dovuto guidare una transizione morbida e che invece è finito schiacciato dal peso insostenibile dell’eredità di Alex Ferguson.
Per non correre rischi, ad Old Trafford si sono affidati ad uno dei pochi allenatori che non teme il confronto con Sir Alex: Louis Van Gaal, il geniale, dispotico, irascibile e arrogante mago olandese che nel 1997, durante la prima conferenza stampa da tecnico del Barcellona, si presentò dicendo: “Ho vinto più io all’Ajax in sei anni che il Barcellona in 100” (non era vero, ma questo è il personaggio. Meriterebbe un post a parte, magari prima o poi glielo dedicheremo). Non solo: per espellere completamente le scorie dell’annata scorsa i Red Devils si sono liberati senza troppi complimenti di tre gloriosi ex capitani – Rio Ferdinand, Nemanja Vidic e Patrice Evra. La stessa sorte toccherà probabilmente a Michael Carrick l’anno prossimo, quando gli scadrà il contratto, mentre il monumento Ryan Giggs ha tolto il club dall’imbarazzo ritirandosi a 41 anni in cambio di un meritato ruolo nello staff tecnico. La domanda è: alla luce di una campagna trasferimenti finora piuttosto timida, basteranno il carisma, l’esperienza e l’abilità di Van Gaal a riportare lo United dove gli compete, ovvero almeno tra le prime quattro – e possibilmente davanti al City – in una Premier League sempre più competitiva?
Analizziamo la rosa.
Difesa: Per ora, davanti a David De Gea (già di per sé non la migliore garanzia) c’è, relativamente parlando, quasi il deserto. Chris Smalling, Johnny Evans e Phil Jones, che compongono l’ipotetica linea a 3 nel 3-5-2 di cui è Van Gaal si è innamorato all’inizio dei Mondiali, sono difensori giovani e di valore, ma è difficile immaginarseli titolari (addirittura tutti e tre!) ai tempi d’oro di Ferdinand e Vidic o, guardando ancora più indietro, di Jaap Stam e Laurent Blanc. I più ottimisti fanno notare che agli ultimi Mondiali l’Olanda di Van Gaal è arrivata terza con una linea composta da DeVrij, Vlaar e Martins Indi – non proprio tre fulmini di guerra – ma la realtà è che la difesa dello United, per essere all’altezza della Premier, avrà bisogno di almeno un innesto di primo piano (Mats Hummels del Borussia Dortmund?).
Centrocampo: È qui si concentrano per il momento i colpi di mercato. Mentre le rivali in patria e all’estero si accaparravano i grossi e medi calibri (Luis Suarez al Barcellona, James Rodriguez al Real Madrid, David Luiz al Psg, Diego Costa e Cesc Fabregas al Chelsea, Alexis Sanchez all’Arsenal), il Manchester United, per non starsene con le mani in mano, ha deciso di investire 73 milioni di euro per due giocatori tutto sommato di contorno: l’esterno sinistro 19enne Luke Shaw, ragazzo prodigio del Southampton chiamato a sostituire Evra (e subito spedito da Van Gaal ad allenarsi a parte per fare un po’ di muscoli) e lo spagnolo Ander Herrera dell’Athletic Bilbao, sorta di ibrido tra numero 4 e numero 10 alla Andrea Pirlo o alla Fabregas prima maniera. Nella linea dei quattro centrocampisti Herrera dovrebbe prendere il posto del belga Marouane Fellaini, già epurato da Van Gaal e corteggiato dal Napoli. Al suo fianco, con compiti più difensivi, c’è per il momento lo scozzese Darren Fletcher, 12esimo uomo ai tempi di Ferguson, con il veterano Carrick come primo sostituto. In realtà anche i sassi sanno che per il centrocampo in cima alla lista dei desideri di Van Gaal ci sono l’olandese Kevin Strootman della Roma e il cileno Arturo Vidal della Juventus. Per entrambi i club sarà difficile trattenerli. A destra, il venezuelano Luis Antonio Valencia e Ashley Young sono favoriti sul brasiliano Rafael (ma il Manchester United è sempre in lista d’attesa per il colombiano Juan Cuadrado della Fiorentina). L’uomo di raccordo tra il centrocampo e l’attacco sarà il mancino spagnolo Juan Mata, con il giovane talento belga Adrian Januzaj come prima alternativa. Sul giapponese Shinji Kagawa, altro potenziale candidato al ruolo, Van Gaal è stato chiaro: “A Dortmund giocava da 10 ma io voglio provarlo da 8 o da 6”. È più plausibile che finisca sul mercato: piace all’Atletico Madrid.
Attacco: Le gerarchie sono chiare: i titolari sono Wayne Rooney, che verrà riportato in una posizione più centrale, e l’olandese Robin Van Persie. Alle loro spalle c’è una nutrita lista di riserve più o meno funzionali al gioco di Van Gaal. Il messicano Chicharito Hernandez, a meno che non venga ceduto (interessa all’Inter e all’Atletico Madrid) è il sostituto naturale di Van Persie. Avranno invece vita dura le ali pure, di cui il club ha fatto incetta negli anni passati per il 4-4-2 o il 4-2-3-1 di Ferguson. Valencia e Young saranno riciclati come esterni di centrocampo, mentre il nazionale Danny Welbeck dovrà accontentarsi di fare il rincalzo di Rooney. Wilfried Zaha e soprattutto il portoghese Nani sono destinati ad essere ceduti. Sul secondo si muovono sottotraccia diversi club, tra cui la Juventus e il Milan, che probabilmente proveranno a prenderlo a un prezzo favorevole negli ultimi giorni di mercato.
Voto: Non è prudente pronunciarsi adesso. Il Manchester United è seduto su una montagna di soldi (anche grazie al ricchissimo contratto di sponsorizzazione appena firmato con l’Adidas) e ha diversi giocatori in esubero con cartellini e ingaggi pesanti. È verosimile che tutto questo si traduca in almeno un paio di operazioni di rilievo entro la fine di agosto. In caso contrario, gli appassionati potranno divertirsi a vedere Van Gaal sperimentare con materia prima grezza e/o di seconda scelta, come ai tempi dell’Ajax o dell’AZ Alkmaar. Non c’è da scommetterci, però: ad Old Trafford vogliono ricominciare a vincere.