La nascita della nuova Commissione europea potrebbe essere ritardata. Mancano le donne e se non ne saranno nominate repidamente in un numero significativo il rischio è che il nuovo esecutivo europeo non veda la luce alla data prevista, il primo novembre.
Con la candidatura svedese di Cecilia Malmström arriva solo a 2 (su 28) il numero di donne, entrambe liberali, che possono ufficialmente aspirare a un posto nella futura Commissione europea. L’altra è la ceca Vera Jourova. Oggi scade il termine che Herman Van Rompuy aveva indicato agli Stati membri per proporre i nomi per il futuro esecutivo, ma al suo appello finora hanno risposto soltanto 16 Stati su 28.
“Juncker ha detto chiaramente che non farà una Commissione con solo due o tre donne, perché non sarebbe accettabile e credibile e anche il Parlamento ha chiarito che non accetterà un esecutivo con un numero inferiore di donne rispetto all’attuale, ovvero 9”, ha spiegato Natasha Bertaud, portavoce del Presidente designato. Al momento sono in corso “intense consultazioni” con tutti gli Stati membri e “Juncker studierà le differenti possibilità”, ma se non ai arriverà a un numero sufficiente di donne “è possibile la formazione del collegio potrebbe essere ritardata”, ha annunciato la portavoce.
In corso c’è ancora la partita per l’Alto Rappresentante che sta tenendo in stallo le trattative. Solo dopo che verrà nominato il nuovo responsabile della diplomazia Ue, ovvero si spera al vertice straordinario del 30 agosto, Juncker potrà annunciare la rosa dei commissari. “Secondo i Trattati sono due processi differenti, la scelta del Presidente del Consiglio europeo e quella dell’Alto rappresentante sono decisioni prese dagli Stati membri e Juncker ha diritto di dire la sua sull’Alto Rappresentante. Ma la composizione del collegio spetta al presidente della Commissione”, ha ricordato Bertaud.
Al di là dei nomi ufficiali in diversi Paesi, in primis l’Italia, la scelta del proprio commissario è strettamente legata al portafoglio che gli verrà assegnato. Matteo Renzi, che per molto tempo ha insistito perché Federica Mogherini fosse nominata Alto Rappresentante, ora è tra i 12 capi di Stato e di governo che non hanno ufficializzato la loro scelta.