Ogni giorno “di azioni inefficaci significa altre vittime”, ogni giorno “di vergognoso silenzio provoca sofferenze e distruzioni”. È un duro attacco contro la politica estera dell’Unione quello lanciato dal capogruppo dei Socialisti e Democratici, Gianni Pittella, che, in una nota congiunta con il vice Victor Boştinaru, si chiede: “Che cosa stiamo aspettando? L’Ue deve comportarsi come un attore politico serio chiedendo un cessate il fuoco immediato nella Striscia di Gaza”. “Il mandato di Lady Ashton non è ancora scaduto – ricordano Pittella e Boştinaru – L’Alto rappresentante deve assumersi le sue responsabilità al riguardo”, perché “non ci sono scuse per la mancanza di iniziativa dell’Ue” nel processo di pace nella striscia di Gaza.
Ieri l’esercito israeliano ha bombardato a Beit Hanoun una scuola dell’Unrwa, l’Agenzia Onu per i rifugiati palestinesi, in cui erano stati accolti sfollati causando la morte di 17 persone e il ferimento di altre 200. La portavoce della Ashton, Maja Kocijančič, interrogata dai giornalisti sulla vicenda si è limitata a rispondere che l’Ue “reitera la condanna per la perdita di vite civile e in particolare la morte di 17 palestinesi che cercavano rifugio nella scuola sotto attacco”, chiedendo “una inchiesta” sull’accaduto. La Kocijančič ha anche assicurato che l’Europa “sta avendo un ruolo attivo” nella crisi e che Ashton “è in contatto con Kerry e altri partner regionali”, ma non ha voluto dire quali sarebbero questi partner.
“Condanniamo il continuo lancio di razzi da parte dei militanti palestinesi in Israele”, ma “condanniamo anche l’uso sproporzionato della forza da parte dell’esercito israeliano a Gaza e chiediamo la fine di questa operazione militare attraverso una de-escalation del conflitto”, afferma invece il gruppo S&D. Duri contro l’operazione dell’esercito israeliano anche i Verdi che, in una nota congiunta dei due capogruppo, Rebecca Harms and Philippe Lamberts, condannano “i bombardamenti di ospedali, scuole, e altre aree civili” che hanno causato “un numero impressionante di morti tra donne e bambini palestinesi”. Per i Verdi “non ci può essere alcuna giustificazione per la violenza sproporzionata e continua contro i civili nella zona più densamente popolata del mondo”, e per questo le Forze di Difesa israeliane “devono immediatamente e pienamente rispettare il diritto umanitario internazionale”.
I Verdi hanno “accolto con favore” l’imminente istituzione di una commissione d’inchiesta dell’Onu sull’offensiva di terra di Israele contro Gaza, iniziativa nata in risposta a una richiesta palestinese nel Consiglio per i diritti umani delle Nazioni Unite. Dei 46 membri del Consiglio 29 hanno appoggiato la richiesta, gli Usa hanno votato contro e in 17, tra cui l’Italia, si sono astenuti.