La Commissione europea ha annunciato che saranno 155 le piccole e medie imprese che beneficeranno della prima tornata dei fondi messi a disposizione dall’Ue nell’ambito del programma Horizon 2020. In totale verranno distribuiti tre miliardi di euro in sette anni e ciascuna azienda riceverà 50 mila euro per realizzare le proprie strategie di crescita.
Le imprese, appartenenti a 21 paesi tra Stati membri dell’Ue o paesi associati a Horizon 2020, sono state scelte in base alle loro proposte di innovazione e alle loro potenzialità nel realizzarle e l’Italia si è aggiudicata il terzo gradino del podio, con 20 aziende selezionate. Meglio di noi hanno fatto solo Regno Unito, con 26 aziende e Spagna, con ben 39 Pmi premiate. Le domande per le prime sovvenzioni sono state 2.666 in totale e le imprese che riceveranno le sovvenzioni saranno informate ufficialmente ad agosto, da parte dell’Agenzia esecutiva per le Pmi (Easme) che gestisce il programma.
Con un bilancio di tre miliardi di euro spalmati su sette anni, lo strumento messo a punto dall’Ue opera in diverse fasi: in quella iniziale offre fondi per studi di fattibilità nell’ambito dell’innovazione d’impresa, mentre nella seconda fase per progetti dimostrativi. Le idee mature per la fase di investimento possono inoltre fruire di un’ulteriore step (fase 3) che consiste nella consulenza in materia di sviluppo imprenditoriale e di altri servizi di sostegno.
Le domande possono essere presentate in qualunque momento, ma sono valutate quattro volte l’anno. Questi risultati riguardano le domande arrivate entro la prima scadenza, che era il 18 giugno 2014, per le sovvenzioni della fase 1. Le prossime scadenze per la valutazione sono il 24 settembre 2014 e il 9 ottobre. Nel 2014 dovrebbero ricevere finanziamenti circa 645 progetti che nel 2015 aumenteranno a 670.