Più di 25 miliardi di nuovi finanziamenti in arrivo per le piccole e medie imprese europee. A usufruire dei fondi, che verranno erogati entro la fine dell’anno, saranno più di 330 mila aziende, il 90% delle quali conta dieci o meno addetti. Se circa 21 miliardi andranno a queste imprese, altri quattro saranno destinati a sostenere la crescita di aziende medio-piccole in Paesi europei diversi da quelli di origine attraverso operazioni di ‘venture capital’.
L’attivazione di questi fondi è stata possibile grazie alla firma di un accordo tra la Commissione europea e il Fei, il Fondo europeo per gli investimenti, all’interno del programma ‘Cosme’, un progetto destinato a coprire il periodo 2014-2020 che è stato pensato per sostenere la competitività delle piccole e medie imprese. Grazie a Cosme le Pmi d’Europa avranno un accesso facilitato ai finanziamenti, potranno aprirsi più agevolmente ai mercati e avranno modo di promuovere la propria cultura imprenditoriale. Per questa iniziativa sono stati stanziati 1,3 miliardi di euro ma, grazie agli effetti leva provenienti dagli intermediari finanziari, verranno appunto mobilitate risorse complessive fino a 25 miliardi di euro. Come passo successivo il Fei indirà un invito aperto a banche e organismi di garanzia e dopo un’analisi approfondita verranno selezionati gli intermediari finanziari che potranno così erogare i nuovi finanziamenti alle Pmi europee di tutti i settori.
Alla firma dell’accordo hanno partecipato il commissario europeo responsabile per l’Industria e l’imprenditoria Ferdinando Nelli Feroci e il presidente del Fei Pier Luigi Gilibert. Presenti anche il vicerappresentante permanente dell’Italia presso le istituzioni Ue Marco Peronaci e il responsabile della direzione Industria della Commissione Daniel Calleja.
“Grazie a Cosme le Pmi europee avranno fra breve accesso a un importo fino a 25 miliardi di euro di finanziamenti addizionali in forma sia di garanzie sui prestiti sia di capitale – ha dichiarato Nelli Feroci – questa è una parte importante dell’azione dell’Ue per superare le note difficoltà che le piccole e medie imprese incontrano ad accedere al credito”. “Le Pmi sono la spina dorsale dell’economia unionale – ha concluso il commissario – e sono all’origine dell’85% di tutti i nuovi posti di lavoro”.