Il vertice europeo sulle nomine della prossima Commissione europea si è concluso con un niente di fatto, nessuna nomina è stata approvata dai Ventotto. E Matteo Renzi, benché fosse arrivato per ultimo all’incontro, non l’ha presa affatto bene: “La riunione avrebbe potuto essere più incisiva se fosse stata preparata meglio”. “Ci hanno fatto venire su dicendo che avremo chiuso l’accordo, poi con molta gentilezza, la gentilezza che gli è propria, il Presidente Herman Van Rompuy ha spiegato che l’accordo non c’era”, si è lamentato il presidente del Consiglio aggiungendo: “Mi sono permesso di dirgli se la prossima volta ci manda un messaggino e ce lo fa sapere prima risparmiandoci così un volo di Stato per Bruxelles”.
Renzi ha negato che il nome della discordia sia stato quello di Federica Mogherini, che l’Italia vorrebbe prossimo Alto Rappresentante. “Nessuno ha posto un veto sulla candidatura italiana e anzi non c’è altra candidatura” che quella dell’Italia “almeno per il momento”. Però se l’Alto rappresentante deve essere “un uomo con esperienza non credo che sarà la Mogherini”, ha ammesso Renzi. Su eventuali nomine alternative il premier non si è sbilanciato: “Per noi se c’è un nome italiano, ho letto sui giornali Letta e Monti. Noi siamo disponibilissimi a qualsiasi soluzione, non abbiamo il problema di un posto ‘o quello o morte’. Ma la discussione non c’è”.
Sul futuro Presidente del Consiglio europeo, che i socialisti vorrebbero fosse la danese Helle Thorning-Schmidt, Renzi ha appoggiato la posizione di Hollande che, ha raccontato il premier, “ha spiegato che deve rappresentare tutti e non deve essere necessariamente scelto in base all’appartenenza politica”, ma “deve essere uno dei 28 seduti al tavolo, non importa se di zona euro o no”, e su questo Hollande “ha trovato ampia condivisione”
Van Rompuy ha spiegato che “per mettersi d’accordo su nomi e posizioni importanti spesso c’è bisogno di tempo, non si fa in un giorno, ci vuole tempo”. E per questo è stato convocato un altro vertice il prossimo 30 agosto. “Allora sono certo che prenderemo una decisione”. “Spero – si è augurato – che tutti gli Stati membri inviino i nomi dei candidati entro fine luglio per poter prendere decisioni in tempi brevi”. Sulle candidature di Mogherini e Thorning-Schmidt il Presidente del Consiglio ha detto che “ci vuole un accordo su un pacchetto globale”, perché “se non ci sono accordi globali, non c’è accordo su niente”. Al vertice però “non ci siamo focalizzati su un nome”.
ha collaborato Valeria Strambi