L’ipotesi Federica Mogherini come futuro rappresentante per la politica estera dell’Ue, non convince tutti, né in Europa e nemmeno nella stessa Italia. In vista del vertice straordinario di domani, nel corso del quale dovrebbe essere formalizzata la candidatura del ministro degli esteri italiano per succedere a Catherine Ashton, sembra prendere sempre più corpo un fronte consistente di Paesi orientati a non sostenerla. Tra i contrari dovrebbero esserci Finlandia, Svezia, Paesi dell’Est come Polonia, Bulgaria, Romania, Ungheria, Repubblica Ceca, Slovacchia e repubbliche baltiche, tra cui spicca il no della Lituania, già ufficializzato dal premier Algirdas Butkevicius, che alla radio pubblica ha annunciato: “Non sosterremo la candidatura del ministro italiano”. A motivare il no, la vicinanza di Mogherini a Putin e la sua posizione troppo morbida con la Russia dopo l’esplosione della crisi ucraina.
Ma l’opposizione arriva anche dall’Italia stessa. Per gli eurodeputati di Forza Italia, la candidatura di Mogherini per il posto di responsabile della diplomazia Ue è un “errore politico”. Per il vicepresidente del Parlamento Ue, Antonio Tajani non si tratta di una scelta “opportuna”. Per prima cosa perché “lo si era dato per scontato e invece sarà molto difficile averlo” ma soprattutto perché, ha spiegato, “non credo che questo sia l’incarico più utile per l’Italia, perché incide poco sulle scelte economiche della Commissione”. Secondo l’esponente di Forza Italia sarebbe decisamente meglio “chiedere il commissario al Commercio Internazionale oppure, data l’esperienza italiana, quello sull’immigrazione”. Non si tratta di una contrarietà a Federica Mogherini in sé ma “riteniamo che l’Italia possa coprire con maggiore efficacia per se stessa e per l’Europa altri ruoli”, concorda Giovanni Toti, particolarmente convinto dell’opportunità di puntare sul commissario all’immigrazione: “Basta chiederlo alla gente in Sicilia – dice – in questo campo abbiamo una certa esperienza”.
Di tutt’altro avviso i socialisti, pronti a fare del sostegno a Mogherini una battaglia, anche come gruppo politico. “I socialisti sostengono Mogherini perché è una persona di grande competenza e di grande valore, con una buona esperienza internazionale e sicuramente con grande capacità di equilibrio sulle questioni”, assicura il capogruppo, Gianni Pittella bollando come “strumentali” le “posizioni dell’ultim’ora che le attribuiscono posizioni più accentuate in una direzione piuttosto che un’altra”. Non fa passi indietro nemmeno il governo italiano che oggi ha ribadito di essere pronto ad andare avanti sulla nomina nonostante la contrarietà di alcuni Paesi.