Il fondo fiduciario Bekou è stato firmato oggi, a Firenze, nel corso dell’incontro informale tra i ministri europei per la Cooperazione allo sviluppo. Si tratta del primo ‘Trust fund’ multi donatori istituito dall’Ue nei confronti della Repubblica Centro Africana. La dotazione iniziale del fondo è di 64 milioni di euro. La somma si aggiunge agli 84 milioni già stanziati dalla Commissione Ue nel 2012, attraverso altri strumenti.
Alla cerimonia della firma erano presenti il commissario europeo allo Sviluppo, Andris Piebalgs, e i ministri e sottosegretari allo sviluppo francese Annick Girardin, tedesco Gerd Muller e olandese Rob Swartbol. Il vice ministro degli Esteri italiano, Lapo pistelli, ha fatto gli onori di casa in veste di presidente del vertice informale. Infine, alla sigla dell’accordo ha preso parte anche il ministro dell’Economia della Repubblica Centro Africana Florence Limbio.
Il commissario Piebalgas ha parlato di un “aproccio reale e pragmatico per aiutare la popolazione in modo rapido ed efficace”. In questo contesto, il fondo Bekou – che in sango, la lingua più parlata nella Repubblica Centro Africana, significa ‘speranza’ – è lo strumento che l’Ue ha individuato per rispondere alla necessità di “agire e pensare fuori dagli schemi”. Secondo Piebalgas, infatti, è necessario “collegare la gestione dell’emergenza alla ricostruzione del tessuto economico del Paese”.
Il ministro Limbio ha spiegato che nella Repubblica Centro Africana “la situazione comincia a migliorare”, anche se permangono le numerose criticità legate al conflitto in corso. Nella capitale Bangui, ha proseguito, la stabilità è “molto volatile, ma nelle ultime settimane non abbiamo sentito colpi di arma da fuoco”. Limbio ha aggiunto che “a poco a poco la gente comincia a rientrare nelle proprie abitazioni, anche se resta problematica la situazione nella zona dell’aeroporto, con molte persone che hanno perso la casa”. Le difficoltà maggiori si presentano “all’interno del Paese”, dove “invece abbiamo ancora molti problemi di sicurezza e molti morti”.
Proprio la zona dell’Aeroporto di Bangui, secondo quanto rivelato a eunews dal ministro della Difesa Roberta Pinotti, dovrebbe essere il teatro in cui opereranno i genieri dell’Esercito italiano che prenderanno parte alla missione Ue nel Paese. Dal ministero si apprende inoltre che è previsto un invio preliminare di tre uomini, i quali dovranno verificare le condizioni per l’arrivo del resto del contingente. In tutto si tratta di una quarantina di militari. L’operazione sarà inserita nel decreto per il rifinanziamento delle missioni italiane all’estero.