“Federica Mogherini sta facendo un ottimo lavoro, per cambiare l’Europa c’è bisogno di nuovi rappresentanti e lei esprime al meglio questo spirito di rinnovamento. Non mi risulta che ci siano perplessità sulla sua possibile nomina ad Alto rappresentante per la politica estera e di difesa dell’Ue”.
Con queste parole Sandro Gozi, Sottosegretario alle politiche europee del governo Renzi, intervistato nel videoforum di Repubblica, ha commentato la notizia riportata in queste ore dal Financial Times, secondo cui un gruppo di Paesi dell’est Europa starebbe cercando di impedire la nomina del Ministro degli Esteri italiano a nuovo capo della diplomazia Ue.
Secondo quanto riportato sul quotidiano britannico, che cita fonti diplomatiche, Polonia, Lettonia, Estonia e Lituania avrebbero organizzato una campagna per opporsi al nome di Mogherini. Roma è troppo morbida con la Russia, si legge sul Financial Times, e vuole bloccare nuove sanzioni contro il Cremlino per difendere gli investimenti delle aziende italiane. Sempre secondo il quotidiano britannico l’invito che Mogherini ha rivolto a Vladimir Putin la scorsa settimana, a partecipare a un summit tra leader europei e asiatici in programma a ottobre a Milano, avrebbe indotto anche altri Paesi dell’Ue ad appoggiare il blocco.
“Ritengo che Federica Mogherini abbia difeso la posizione italiana di mantenere sempre, anche nei momenti più difficili, un filo di dialogo aperto con Mosca – ha affermato Gozi – posizione peraltro su cui si è assestata l’Unione europea e che per me è indice di grande buon senso. Le critiche mi sembrano quindi più strumentali”.
E sulle nomine che dovrebbero essere fatte il 16 luglio al vertice straordinario dei Capi di Stato e di governo Gozi risponde: “Se Juncker verrà eletto sarà anche grazie ai socialisti ed è quindi assolutamente normale che il secondo incarico più importante vada a noi italiani, avendo il più alto numero di deputati tra le fila dell’S&D”. E quanto ai malumori veri o presunti che provengono dall’est Europa si risolverebbero così: “Su cinque grandi incarichi di rilievo uno dovrà andare senz’altro anche all’Europa centro orientale – conclude Gozi – perchè ormai l’Unione è continentale e non è corretto che i cosiddetti vecchi Stati membri prendano tutto. Sono dieci anni che questi ‘nuovi’ Paesi fanno parte dell’Ue ed è giusto che anche loro abbiano un rappresentante di alto livello. Sono in corso negoziazioni perché a loro vada la presidenza del Consiglio europeo e io personalmente ritengo che questo possa essere un ottimo compromesso”.