Ci sarà anche un nazista nella commissione parlamentare che si occupa delle libertà civili nell’Unione europea. Si tratta di Udo Voigt, eurodeputato del Partito Nazionaldemocratico Tedesco (Npd), la formazione di estrema che grazie a un 1% di preferenze è riuscita a sbarcare nell’Aula di Strasburgo. Un fatto “vergognoso e inaccettabile” per il presidente del congresso ebraico internazionale, Robert Singer, secondo cui era “già abbastanza grave che Voigt fosse riuscito a farsi eleggere”. L’Npd è sbarcato nell’Assemblea comunitaria grazie alla sentenza della Corte suprema del Paese che ha definito incostituzionale lo sbarramento, prima previsto, del 3% per le elezioni europee. Si tratta di una formazione di chiara ispirazione neo nazista che le istituzioni tedesche stanno da tempo cercando di mettere al bando in quanto “anti-costituzionale”. Il primo tentativo ci fu nel 2001 quando il governo federale portò il caso alla Corte costituzionale ma il processo saltò quando si scoprì che alcuni dei dirigenti della formazione estremista erano agenti infiltrati. Un altro tentativo è partito lo scorso anno quando è stato dato il via a un’altra inchiesta per volontà del ministro dell’Interno che ha accusato l’Npd di puntare a fare della Germania una comunità etnica puramente tedesca e di voler distruggere la democrazia del Paese.
Elogiava Hitler, reclutava nazisti e fu condannato a 7 mesi per incitamento all’odio razziale. Ora si dovrebbe occupare di proteggere i diritti dell’uomo e delle minoranze etniche.
Intanto però Voigt, dai banchi dei Non Iscritti (il nostro Gruppo misto), continuerà a sedere nella commissione parlamentare il cui scopo è “la protezione dei diritti dell’uomo e dei diritti fondamentali, compresa la protezione delle minoranze”, e la discussione delle “misure necessarie per combattere tutte le forme di discriminazione” e di quelle “riguardanti l’ingresso e la circolazione delle persone, l’asilo e le migrazioni”. Figlio di un ex ufficiale della Wehrmacht, Voigt è entrato nell’Npd a 16 anni, e da allora ha sempre mantenuto questa affiliazione anche se gli è costata il suo lavoro nell’esercito. È diventato il leader del partito nel 1996 e da allora ha apertamente reclutato giovani neo-nazisti. In una intervista del 2004 al giornale di estrema destra, Junge Freiheit, ha affermato che “indubbiamente Hitler è stato un grande statista tedesco”, e ha definito invece il sistema democratico tedesco “illegittimo”. Nel 2006 è stato condannato da un giudice della Corte distrettuale a sette mesi di pena sospesa, insieme ed altri due alti funzionari del partito, per incitamento all’odio razziale e diffamazione.
Sognava una nazionale di calcio ariana e sui manifesti ironizzava “A tutto gas”. Il suo sotituto sarà un membro di Alba Dorata
Durante la coppa del Mondo i tre avevano distribuito volantini che affermavano che il difensore Patrick Owomoyela, nato da madre tedesca e padre nigeriano, non era degno di giocare nella nazionale. “Bianco non deve essere solo il colore della nostra maglietta. Per una vera squadra nazionale”, era il titolo del pamphlet. Alle elezioni del 2011 sui suoi manifesti elettorali c’era una sua foto in motocicletta su cui capeggiava lo slogan “Gas geben”, ovvero “A tutto gas”, che ha suscitato l’indignazione del Paese. Dopo l’elezione al Parlamento europeo le sua parole sono state: «Cercheremo di costruire alleanze per lottare contro le infiltrazioni straniere e ottenere la cancellazione dell’accordo di Schengen. Vogliamo che l’Europa sia una unione di patrie ed etnie». Ed ora queste idee le porterà anche nella commissione per le Libertà civili. Come da prassi ogni gruppo oltre ad avere dei rappresentanti ufficiali ha diritto anche a dei membri sostituti. Per i Non Iscritti tra i sostituti di Voigt ci sarà il greco Eleytherios Synadinos, di Alba Dorata.
di Alfonso Bianchi per Corriere Sociale