Erasmus piace, sempre di più. Il programma che consente ai giovani europei di studiare o formarsi all’estero fa segnare, secondo le ultime statistiche pubblicate dalla Commissione europea, un nuovo record: nell’anno 2012-2013 sono partiti in 270 mila. Se la scelta di studiare nell’ateneo di un altro Paese rimane quella più gettonata, comincia a prendere piede anche l’idea di fare un’esperienza professionale in imprese straniere: hanno scelto questa opzione in 55 mila, uno studente su cinque.
La destinazione preferita rimane la Spagna, che ha attratto oltre 40 mila studenti, seguita da Germania (30 mila), Francia (29 mila) e Gran Bretagna (29 mila). Piace molto anche il nostro Paese: l’Italia si piazza al quinto posto, con 19.964 studenti stranieri ospitati. Ad inviare il maggior numero di studenti in proporzione alla popolazione sono stati invece il Lussemburgo, il Liechtenstein, la Finlandia, la Lettonia e la Spagna. Dall’Italia sono partiti in 25.805, il 10% in più rispetto all’anno precedente.
Lo studente erasmus ha in media 22 anni, nel 61% dei casi è una donna, trascorre all’estero un periodo di sei mesi e riceve una borsa di studio pari a 272 euro al mese. Una cifra certo non elevata, ma comunque cresciuta del 9% rispetto ai 250 euro dell’anno precedente.
A partire non sono stati solo studenti: nel 2012-2013 più di 52 mila 600 membri del personale accademico e amministrativo hanno ricevuto finanziamenti da Erasmus per insegnare o ricevere una formazione all’estero. Anche 500 membri del personale di imprese, con un aumento del 20% rispetto all’anno precedente, hanno ricevuto un sostegno Erasmus per insegnare presso istituzioni di istruzione superiore estere.
Il nuovo programma Erasmus+ nell’arco dei prossimi sette anni (2014-2020) erogherà borse a 4 milioni di persone, tra cui 2 milioni di studenti dell’istruzione superiore e 300 mila membri del personale.