Sale a 81 morti il tragico bilancio dei palestinesi uccisi a Gaza in seguito ai bombardamenti dell’esercito israeliano. I feriti sono stimati in 575, fra le ultime vittime tre palestinesi colpiti da un missile israeliano mentre viaggiavano in automobile a Jabalya, nel nord della Striscia. “Chiediamo la fine immediata del bagno di sangue in corso in Palestina”, scrivono in un comunicato i membri del gruppo Gue, la Sinistra Unita al Parlamento europeo. Nelle ultime 24 ore Israele ha colpito a Gaza 326 obiettivi affermando, per bocca del portavoce militare israeliano, che da Gaza sono stati lanciati 105 razzi di cui 82 sono caduti in territorio israeliano e di questi 21 sono stati intercettati in volo. Gli altri sono caduti in zone aperte.
Le operazioni militari israeliane, denuncia la Gue, includono il proseguimento delle detenzioni arbitrarie di centinaia di palestinesi, la maggior parte appartenenti ad Hamas, così come le demolizioni illegali di case in diverse città, villaggi e campi profughi; più di 2.200 edifici, sia case private che uffici dei giornalisti, università e organizzazioni sociali sono stati perquisiti. Tutto ciò per la Sinistra Unita non è altro che una “punizione collettiva”, una vendetta per l’uccisione dei tre studenti israeliani.
“Noi condanniamo fermamente l’uccisione dei tre giovani – continua la Gue – Ma altrettanto fortemente condanniamo la vendetta e l’uccisione del giovane palestinese rapito, torturato e ucciso per rappresaglia e tutti gli attacchi e le uccisioni subite dalle famiglie palestinesi che hanno successivamente sperimentato una escalation di violenza e di odio razziale”.
Per questo la Sinistra chiede all’Ue e alla comunità internazionale “di agire in maniera urgente per proteggere il popolo palestinese”, e di affidare alle nazioni Unite il compito di condurre una investigazione imparziale sull’uccisione dei tre studenti e del giovane palestinese bruciato vivo. Il tema verrà portato anche nella plenaria della prossima settimana.
Anche secondo il vicepresidente del gruppo S&D, Victor Bostinaru, “l’ulteriore escalation di questa crisi può portare solo più sofferenza per israeliani e palestinesi”. Pertanto i socialisti chiedono “ad Hamas e alle milizie palestinesi di porre immediatamente fine agli attacchi di razzi su Israele”, e allo stesso tempo “a Israele di rispettare pienamente i suoi obblighi di diritto internazionale, evitando l’uso eccessivo della forza, e di proteggere i civili e le vitali infrastrutture nella Striscia di Gaza”. Un appello viene lanciato anche ai membri del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite a “fare tutto il possibile nella riunione di emergenza per trovare una risposta adeguata alla crisi”, e ai “principali attori regionali, tra cui l’Egitto e la Giordania, a contribuire agli sforzi per calmare la situazione”.