Si comincia oggi con un concerto dell’Accademia Chigiana al Parlamento europeo e poi si continua per sei mesi con un ritmo impressionante. Il programma culturale della presidenza di italiana dell’Unione europea è arrivato un po’ all’ultimo, anzi, molte cose si stanno ancora formando in una sorta di competizione virtuosa tra organismi pubblici e privati che producono idee per celebrare questi sei mesi. Abbiamo provato a tirare le fila con Alfredo Bastianelli, attivo ambasciatore italiano in Belgio, con il pallino della valorizzazione e del recupero dei patrimoni italiani.
Sei mesi “italiani” a Bruxelles, qual è la chiave del programma culturale?
“Più che una chiave è una via che corre parallela con il programma di lavoro istituzionale. Abbiamo cercato, con la cultura, di sostenere le proposte italiane sull’economia, sull’immigrazione, sulla crescita, insomma sui grandi temi di questo semestre. Il programma dunque non si limita a puntare sulla presentazione delle eccellenze italiane, perché sono ampiamente note qui in Belgio. Tutti sanno cos’è e cosa offre l’Italia, anche perché la comunità dei nostri compatrioti qui è numerosa e attiva. L’obiettivo è quindi di ‘mettere in cultura’ la sostanza della presidenza: la crescita, l’occupazione, lo sviluppo tecnologico… insomma, di mostrare il valore, l’importanza della cultura per fare crescita”.
Certo, subito dopo la presidenza greca arriva quella italiana, la cultura è stata il filo rosso di quest’anno…
“Come ha sottolineato il presidente del Consiglio Matteo Renzi c’è un filo che corre dal Partenone e arriva al Colosseo, che proprio oggi ha iniziato ad essere scoperto dopo il restauro, e che sono due luoghi ideali della sostanza europea, due edifici che in se in qualche modo hanno conservato e protetto per il futuro lo spirito dell’essere europei”.
In questo periodo di grande carenza di fondi, come ve la siete cavata per finanziare questo programma?
“Ci sono un po’ di soldi pubblici, non molti, ma ci sono. Da Roma si è effettuato un coordinamento delle varie proposte che arrivavano da Enti, Istituzioni e privati e poi si è deciso cosa e come finanziarlo all’interno di un programma coerente. Altre cose sono invece sostenute da sponsor privati (anche loro purtroppo hanno dovuto tenere in conto le limitazioni imposte dalla crisi) che alle volte sono arrivati da soli, non sollecitati. Un gran lavoro lo sta facendo la Regione Abruzzo, che vuole segnare con alcuni eventi anche qui a Bruxelles, da oggi al maggio del prossimo anno, il suo cammino verso Expo 2015, dove avrà un suo padiglione. Altri investitori ci hanno poi permesso di organizzare alcuni eventi che gestiamo direttamente, come la mostra degli etruschi al parco del Cinquantenario, o l’evento di apertura del semestre con l’Orchestra dei giovani accademici di Ortona”.
Quale sarà l’evento clou di questo semestre culturale?
“Il più grande sarà certamente la mostra sui Fondi Oro al Bozar, forse la più alta espressione delle cultura senese nella più grande istituzione culturale del Belgio. Quasi contemporaneamente avremo poi, per restare “in giallo” una mostra sul “Giallo della solidarietà” nell’arte contemporanea. Avremo artisti italiani che operano fuori dall’Italia, come il maestro Michelangelo Pistoletto, una cui opera è già stata esposta al Consiglio europeo e resterà come simbolo del semestre. Poi sempre al Bozar ci sarà un’esposizione multimediale sugli emigranti italiani, sui loro canti, che alcuni considerano molto simili al blues. Sarà questo un omaggio alla cultura della povera gente, dei minatori italiani e belgi che, dopo primi momenti di grande difficoltà, hanno sviluppato una felice convivenza”.
Ci saranno, e questo interessa da vicino eunews, anche dei “Dialoghi”…
“Sì, è un progetto che in effetti abbiamo sviluppato su una proposta della Dante Alighieri di Bruxelles e di eunews, che prevede al momento tre incontri pubblici con grandi personalità italiane: Massimo Cacciari, Carlo Petrini, e Tobia Scarpa. Sempre con eunews si organizzerà anche la “Coppa della presidenza”, per affrontare un altro aspetto della cultura, lo sport, con un torneo tra le squadre dei club di tifosi italiani qui a Bruxelles, nelle quali giocheranno però anche tifosi di altre nazionalità europee, per simboleggiare un percorso di amicizia e collaborazione. Questo evento inizierà con la proiezione di un video del Coni su ‘Cento anni di sport’ in Italia e, probabilmente, un’esibizione delle Frecce Tricolori”.
E poi anche quest’anno avremo il Tech Italy…
“Certamente, questa volta sarà realizzato con quattro momenti diversi in quattro sessioni dove confronteremo le best practices europee in conferenze e tavole rotonde, in concomitanza con i consigli dei Ministri di settore, sulla ricerca, la sicurezza alimentare, la difesa del patrimonio culturale e come progettare la crescita”.
Insomma, eventi a decine.
“Ce ne saranno moltissimi, non siamo neanche nelle condizioni di presentare un calendario ufficiale perché la richiesta di organizzare qualcosa è costante, si stanno occupando tutti gli spazi. Abbiamo la mostra sul Design italiano al Consiglio, la mostra sull’Italia del futuro con il Cnr… Poi ci sarà molta enogastronomia, è inevitabile, e l’Ice curerà alcune settimane gastronomiche con corsi per i cuochi delle mense delle istituzioni europee, si parlerà di tutto, dal baccalà al salame”.
(Ha collaborato Chiara Celluprica)