La liberale svedese Cecilia WIkstrom sarà il prossimo presidente della commissione Petizioni del Parlamento europeo. La decisione non è ufficiale ma l’accordo tra il Ppe, il Pse e l’Alde per prendere la guida dell’organo parlamentare, che secondo le divisioni effettuare in maniera informale sarebbe dovuto andare all’Efdd, è ormai fatto. Niente da fare quindi per la grillina Eleonora Evi che aspirava a quella carica. A niente è servita la solidarietà espressa dalla portavoce dei Verdi, Margrete Aukenn, secondo cui “escludere un qualsiasi gruppo politico dalla presidenza di una commissione a cui ha diritto secondo il sistema consolidato di distribuzione equa di queste cariche, sarebbe una spallata al processo democratico del Parlamento Europeo”.
La ‘spallata’ avverrà durante la riunione costitutiva della commissione prevista per oggi alle 17. A differenza delle altre commissioni in cui l’elezione, già concordata tra i gruppi, avverrà per acclamazione, nel caso di Petizioni si andrà a uno scontro ai voti che però, visto che la composizione dell’organo rispecchia nelle proporzioni quella dell’Assemblea, sarà vinto da popolari, socialisti e liberali che hanno saldamente in mano la maggioranza. Fino a pochi minuti fa il candidato era un popolare, ma in una “riconteggio” delle posizione tra i tre partiti di maggioranza si è stabilito che il Ppe aveva già avuto molti posti e che dunque tocca ai liberali occupare la poltrona di Peti. Singolare la coincidenzache dopo aver “soffiato” un vicepresidente dell’Aula ai grillini ora sempre l’Alde si prende un’altra poltrona che sarebbe dotuta andare a M5S.
(Pezzo corretto alle 15.30)